Regia di Chris Wedge vedi scheda film
Occasione mancata
I monster truck sono grosse vetture con grandi ruote che si esibiscono anche in degli spettacoli dove saltano e compiono magnetiche evoluzioni: purtroppo in questa pellicola apparentemente dedicata ai colossi in questione vediamo solo negli ultimi 20 minuti un paio di manovre spettacolari a opera di questa nuova creatura del grande schermo trovata in un giacimento petrolifero, Creech, un ingombrante e simpatico mostriciattolo tentacoloso che prende il posto del motore, mentre il resto del film non si concentra praticamente su niente; infatti il rapporto, l'amicizia che si è instaurata tra il protagonista Tripp e la creatura non è profonda quanto quella di "E.T.", il capolavoro spielbergiano che vorrebbe omaggiare/copiare, mentre quello con la ragazza tutor è irreale, dato che un giorno la ignora e sembra non ricambiare per niente il dolce sentimento che lei invece prova e quello dopo mostra un pò d'interesse e tenerezza. Gli attori fanno il loro lavoro: c'è l'ex x-men Lucas Till, il protagonista adolescente riservato e solitario, ovvero lo stereotipato personaggio che vorrebbe una vita più avventurosa, sognando corse senza sosta col suo macchinone verde; Jane Levy, che recentemente ha mostrato molto più talento col regista horror Fede Alvarez ("Man in the dark", "La casa -2013-") e qui interpreta il contrario dei suoi soliti personaggi, problematici e ribelli; un inutile Danny Glover, che è passato da "Arma Letale" al saggio di turno. Le musiche di Dave Sardy sono troppo fiabesche e la regia non è amministra bene, il che è strano, perché stiamo parlando del co-regista del primo "L'era Glaciale", Chris Wedge. Non male comunque gli effetti speciali di Seida e Shippam, che realizzano un buon design per Creech, anche se niente di speciale. Quest'ultimo rimane la cosa migliore: le sue risate profonde, i suoi frequenti sorrisetti, ma soprattutto ciò che è in grado di fare comandando le macchine fanno aumentare l'amarezza dello spettatore, che potrebbe anche trovare la storia carina, ma che noterà subito alla fine l'occasione mancata, colpa di una sceneggiatura di Derek Connolly molto superficiale, banale e scontata, incentrata solo sulla (breve) fuga dai cattivi di turno che vogliono speculare sulla nuova specie, portando poi l'elemento più pericoloso per un fantasy e per qualsiasi film d'intrattenimento: la noia, a causa anche della durata inutilmente lunghetta. E' inaccettabile che una storia del genere faccia sbadigliare così tanto e che sia molto carente a livello di emozioni o semplicemente di risate. Davvero un vero peccato: solo alla fine si percepisce quello che sarebbe dovuto essere lo spirito del film, movimentato e con un sensato uso del 3d.
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