Regia di Gianni Puccini vedi scheda film
Potrebbe sembrare la classica coproduzione italospagnola da quattro soldi (di budget), con interpreti modestissimi e trama esile, alla ricerca di un incasso minimo garantito al botteghino seguendo la scia delle innumerevoli operine affini contemporanee. E, in effetti, la realtà poco si discosta da tutto ciò: Dove si spara di più è uno spaghetti western non proprio originale nelle tematiche (l'aspra rivalità fra due famiglie di proprietari terrieri, vendette reciproche fino all'ultimo fotogramma) e affidato a un cast poco esaltante: Peter Lee Lawrence, Piero Lulli, Cristina Galbò, Andres Mejuto, Peter Martell cioè Pietro Martellanza, Luis Induni. Ma a fare la differenza - esile, ma pur sempre differenza - è qui il regista, Gianni Puccini, in ogni occasione capace di assestare un tocco di originalità nelle sue opere, anche in quelle di minor respiro. Ad esempio, questo western all'italiana tutto sparatorie e violenza gratuita è in realtà una chiara rilettura della tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta, addirittura con inserimento posticcio - ma non per questo non riuscito - di un lieto fine o di qualcosa di simile. Maria del Carmen M. Roman (è una persona sola) e Bruno Baratti firmano la sceneggiatura, accreditati sui titoli di testa al contrario del drammaturgo inglese, la cui presenza aleggia in ogni caso pesantemente nell'aria del film. Purtroppo si tratta di uno degli ultimi lavori di Puccini, destinato a una scomparsa prematura nel 1968. 3/10.
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