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Under Electric Clouds

Regia di Aleksej German jr. vedi scheda film

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La recensione su Under Electric Clouds

di Atreides
9 stelle

Il 2017 in cui è ambientato Under Electric Clouds è una data fortemente simbolica. Il centenario della rivoluzione russa. Mentre l'umanità si avvicina ad una nuova grande guerra fratricida, emerge il pensiero che il 1917 e il 2017 siano due epoche parallele. Due epoche segnate da enormi tradimenti. Perché negli anni successivi alla Rivoluzione d'ottobre le grandi speranze di intere fette di popolazioni che sognavano la fine di ogni oppressione, la caduta dell'elitarismo e dell'autoritarismo saranno distrutte senza alcuna pietà, quegli anarchici che avevano partecipato con tanto entusiasmo al rovesciamento del regime zarista sarebbero finiti nei gulag, al di fuori dell'ex-impero russo molti di coloro che avevano accolto gioiosamente la notizia della rivoluzione, augurandosi gli stessi avvenimenti nei propri paesi, non volevano neanche credere a quello che accadeva nel regime di Lenin. L'epoca post-sovietica, invece è quella di una globalizzazione che anziché unire i popoli ha disseminato odio e discriminazione ovunque tradendo brutalmente i sogni di unità e pace.

 

La tavolozza dei colori è quella di un impressionista, il paesaggio ha colori monocordi e spenti. Viene mostrata un'umanità più confusa che mai, in cui trionfa l'incertezza e il pessimismo di chi vede la fine allontanarsi a discapito di una lenta agonia. Perchè  abbiamo le piaghe da decubito. L'affermazione di un giovane che il fatto che emozioni e sentimenti sono solo reazioni chimiche è una stronzata denota un rifiuto del ridimensionamento dell'uomo rispetto all'universo ma ancor più importante, l'incapacità di trarre la morale dalla scienza, di progredire oltre l'arroganza data dall'ignoranza. Dio è morto, la buona notizia è che non ne abbiamo mai avuto bisogno. Il problema è che gran parte dell'umanità si ostina a non capirlo.

 

Dai personaggi e dai dialoghi permeati di un pessimismo quasi grottesco emerge una concezione ciclica della storia. Perché se non si capisce che il materialismo non è la fine dei valori, ma una base per il rinnovamento, per una morale più equa e giusta la storia è destinata a ripetersi. E non finirà. Infatti la sensazione è quella di un'arroganza generazionale, in cui si prospetta nell'immediato futuro un grande evento destinato a decidere le sorti dell'umanità. Innovazione o estinzione. Il grande evento ci sarà ma l'umanità sarà destinata a ripetere gli stessi errori se non capisce quanto sia insignificante.

 

"La storia si ripete sempre due volte, prima come una tragedia poi come una farsa"

 

Armarsi di pazienza infine, Under Electric Clouds è un film lento e pesante, come una colata di catrame esistenziale che si solidifica sopra un uomo segnato dal tempo e che stenta a riconoscersi.

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