Trama
Una serie di vicende si svolgono tra l'estate e l'inverno, quando la prima neve inizia a cadere, nella Russia del 2017. Le storie, tra loro interconnesse, riflettono un Paese in cui il passato, il presente e il futuro, sono collegati in maniera paradossale. I personaggi, che si incrociano e prendono strade separate, costituiscono un mosaico di esistenze che rappresentano la nostra stessa vita.
Approfondimento
UNDER ELECTRIC CLOUDS: LE MILLE FACCE DELLA RUSSIA MODERNA
Scritto e diretto da Alexey German Jr. (figlio del maestro russo Aleksey German, scomparso nel 2013), Under Electric Clouds è un'analisi della cultura e della politica russa che si intrecciano con le profondità dell'animo umano. Lo sfondo dell'azione è la Russia del 2017 quando, con il mondo sull'orlo di una grande guerra, la preoccupazione maggiore è che tutto vada in pezzi. Con punto d'unione un edificio incompiuto, un gruppo di individui lotta per trovare un proprio posto mentre la società è sul punto di un ennesimo cambiamento. Tra loro, vi sono: un operaio edile del Kirghizistan, arrivato in una alienata Russia e costretto a fare i conti con la chiusura del cantiere dell'edificio; un fratello e una sorella, che rientrano dall'estero per ereditare la grande tenuta del padre ma con nessuna intenzione di completare il suo ambizioso progetto architettonico; un avvocato immobiliare, ossessionato dai sogni di vita del passato; una guida di un museo, che da anni lavora alla sua tesi sull'arte e che ora vede il museo a rischio chiusura; un rifugiato di guerra, che dopo aver perso la sua famiglia tenta di salvare una giovane ragazza tenuta in ostaggio nella costruzione; un architetto quarantenne, che si rifiuta di crescere e che si innamora di una donna molto più giovane.
A spiegare il progetto sono le parole dello stesso regista: «Era importante ricorrere all'intreccio di storie per cogliere il senso generale del mio Paese, la Russia. La Russia è una nazione incredibilmente varia e piena di contraddizioni e mentalità tra loro spesso incompatibili. Essenzialmente, ho cercato di tornare alle tradizioni del romanzo epico classico e al suo approccio complesso alla vita reale con differenti combinazioni. Questo è il motivo per cui ogni capitolo rappresenta un punto di vista diverso dall'altro, proprio come quando durante una partita di calcio è necessario cambiare prospettiva per vedere meglio l'azione e, in definitiva, il gioco stesso.
Un altro importante aspetto del film è connesso con l'arte cinematografica, intrinsecamente collegata alle tradizioni della rappresentazione e della pittura. Under Electric Clouds è il tentativo di parlare un linguaggio che nasce dalle tradizioni dell'impressionismo: piega la realtà ma non la copia. Ciò non significa che sfugge alla verità o che crea spazi concettuali: al contrario, piegando la realtà, offre la possibilità di parlare più profondamente del mondo e delle sue infinite varietà, sfumature e combinazioni. Per quanto concerne i legami con la realtà, alcuni dei personaggi sono dei prototipi legati alla natura umana in generale.
Nonostante l'azione abbia luogo nel 2017, in un futuro ormai prossimo, Under Electric Clouds non è un'opera di fantascienza. Il mio scopo non era quello di inseguire il tempo ma di superarlo in velocità, fermarmi e aspettare che esso mi raggiunga».
- Orso d'argento per il miglior contributo artistico (ex aequo) al Festival di Berlino 2015
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