Regia di Max Croci vedi scheda film
Lei è un'avvocatessa divorzista, single con figlio a carico, inviperita contro il genere maschile; lui è un terapista di coppia e salva matrimoni di mestiere, pur essendo scapolo. Si incontrano, si scontrano, si detestano, si innamorano.
Attivo fin dalla metà degli anni Novanta con una lunga serie di cortometraggi, Max Croci approda solamente nel 2015 al suo primo lungometraggio: è Poli opposti, una commedia sentimentale stereotipata ai massimi livelli, nella quale già dalla base di partenza della trama - due individui totalmente incompatibili, uomo e donna - si intuiscono a perfezione gli sviluppi successivi della vicenda. Inutile sottolineare che questi sono gli standard del cinema italiano contemporaneo, vale la pena piuttosto rimarcare la buona mano di Croci dietro la macchina da presa e la confezione assolutamente piacevole conferita al lavoro. Che comunque rimane un pasticcio di luoghi comuni e situazioni prevedibili, pur portando sulla sceneggiatura una salva di firme: Gianluca Ansanelli, Roberto Burchielli, Tito Buffolini, Antonello De Leo, Riccardo Irrera, Alessandro Pondi e Paolo Logli. Il ritmo c'è, la recitazione - pur non vantando il cast nomi eccellenti - è apprezzabile: ma è tutto qui. Fra gli interpreti, accanto alla coppia centrale formata da Sarah Felberbaum e Luca Argentero, si segnalano le presenze di Giampaolo Morelli, Anna Safroncik, Tommaso Ragno e Grazia Schiavo. Il sodalizio Croci-Argentero proseguirà l'anno successivo con Al posto tuo (2016). 3/10.
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