Regia di John Landis vedi scheda film
Un uomo, che soffre d'insonnia, durante la notte si aggira in macchina per la città. Arriva all'aeroporto e qui incontra una donna inseguita da alcuni malintenzionati. La carica in auto e i due cominciano una folle fuga che non cesserà per tutta la notte, trascinandoli nelle situazioni più impensabili.
Il risultato è meno accattivante di quanto si potrebbe pensare, ma Tutto in una notte rimane comunque una discreta pellicola a cavallo fra thriller, action e commedia. Il buon ritmo salva una trama farcita di stereotipi – il solito furto di gioielli, i soliti killer mediorientali, la solita belloccia arrivista finto-svampita, etc. – e che si disperde lentamente tra i mille rivoli dell'azione, portata qui a livelli esasperati. La nota maggiormente impressionante è in ogni caso quella del cast, che vede in scena oltre ai protagonisti Jeff Goldblum e Michelle Pfeiffer (indiscutibili) una lunga lista di guest stars, amici e camei che prevede tra gli altri quattro registi (David Cronenberg, per alcuni secondi, Roger Vadim e Paul Mazursky in ruoli leggermente più sostanziosi, e lo stesso Landis in una particina sostanzialmente comica), un divo del rock'n'roll (Carl Perkins, nella sua unica prova da attore-non-musicista), un'altra icona della musica quale David Bowie (con un personaggio più consistente), il papà dei Muppets Jim Henson (comparsata) e l'amico Dan Aykroyd, in un ruolo marginale, già protagonista di Blues brothers (1980) e Una poltrona per due (1983) dello stesso Landis. La violenza c'è, ma è sempre un po' edulcorata, quasi fumettistica; il lieto fine è naturalmente garantito nella sceneggiatura di Ron Koslow. 4/10.
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