Regia di John Landis vedi scheda film
Tipica action-comedy degli anni ottanta che possedendo anche un pizzico di tensione si lascia guardare intrattenendo quanto basta anche se è un po' sopravvalutata da alcuni.
Si riconosce pienamente lo stile mescola-generi di John Landis che a quei tempi come regista era una garanzia, ma se non fosse stato per il suo nome e per la scelta di un cast simpatico, probabilmente questo film sarebbe passato in sordina.
La trama si lascia seguire con piacere perchè sa bilanciare con successo comicità ed azione attraverso il duetto irresistibile di Michelle Pfeiffer e Jeff Goldblum che riescono a sviluppare sul set un'ottima alchimia, ma alla lunga tutto inizia a rivelarsi paradossale, ridondante ed un po' inconsistente. Dopo il primo tempo infatti si ha la sensazione che le sequenze si ripetino a catena illustrando le stesse circostanze, solo in contesti diversi, perciò gli spunti iniziali brillano solo durante i primi quaranta o cinquanta minuti, il resto è monotonia.
Il ritmo è scatenato dall'inizio sino alla fine, ma non basta. Nella storia in sè per sè sono presenti troppi buchi e ad un certo punto viene da chiedersi come mai Okin continui a correr dietro a Diana e cosa ci trovi di così speciale in un tipo che ha la reputazione di essere una "facile" e che sa solo attirare guai grazie ad una condotta di vita compromettente e non veramente integerrima... la narrazione poi è spezzata e racconta i fatti e svela le verità in maniera discontinua e dilazionata, cioè poco alla volta per giungere infine ad un epilogo prevedibilmente in sintonia con l'idea madre della trama.
Di gags davvero esilaranti non ne ho notate molte, anzi, per la maggior parte si tratta di battutine demenziali, mentre le sequenze comiche non sempre divertono (probabilmente la migliore è l'intera scena girata a casa di Diana, quando Okin scopre che è un tempio dedicato ad Elvis Presley e fa poi conoscenza con il fratello che guarda caso lavora come suo sosia!) compensate però dalle scene di azione e fughe varie, quasi sempre riuscite e con qualche bel colpo di scena qua e là.
La storiella d'amore che nasce on the road tra i due protagonisti è molto simpatica, ma scontata e quindi incapace di offrire sorprese ed è anche un po' penalizzata dal volto perennemente monoespressivo di Goldblum per dirla tutta.
In definitiva è un film certamente godibile, ma non eccezionale seppur goda perfino di alcuni simpatici camei di star molto note e dello stesso regista nel ruolo di un killer iraniano. Indovinata e molto apprezzabile infine la scelta della colonna sonora.
Ha fatto un lavoro discreto.
Simpatica e frizzante.
Lui è un uomo alquanto affascinante, ma in questo film sfoggia una recitazione troppo monocorde.
Adeguata.
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