Regia di John Landis vedi scheda film
Landis in ripartenza dopo il dramma sul set di The twilight zone dove morirono Vic Morrow e due bambini si dedicò nel 1985 alla realizzazione di questo Into the night in cui non abbandonò il suo tono commedy inconfondibile ma lo riversò in un genere fino ad all'ora per lui inesplorato ossia il noir.
Il risultato a mio avviso è pessimo e l'espressione contrita del regista nelle scene in cui fa lui stesso uno dei terroristi che danno la caccia ai protagonisti mi fa pensare che lo schock subito non era ancora sopito, e forse non lo sarà mai.
La storia si svolge a Los Angeles e segue i passi di un impiegato in crisi coniugale e insonne che si ritrova coinvolto da una pupa tutto pepe in un traffico di pietre preziose e nell'arco di un paio di giorni cambierà la sua vita, con questi presupposti e le indiscusse capacità del regista ci si potrebbe aspettare qualcosa di divertente ma non è così.
La magagna più grossa è la sceneggiatura di un piattume terribile tanto che non c'è una vera scena memorabile se non il nudo integrale di due secondi con fondoschiena stellare della Pfeiffer, in forma strepitosa nella parte della trafficante di gioielli, se non ci fosse lei il film potrebbe anche essere da mezza stella visto che la sua controparte interpretata da Jeff Goldblum è un personaggio impalapabile, un ectoplasma che gironzola notte e giorno nel film perchè soffre di insonnia ma visto le parole proferite nell'arco di un paio d'ore direi più che è un sonnambulo ad occhi aperti: sembra che la parte fu offerta a Jack Nicholson che la scartò proprio perchè riteneva questo ruolo noioso e senza sfaccettature.
Il cast di contorno passa inosservato perchè si accoda all'anonimità del protagonista: si vede Bowie fare il duro, Mazursky il puttaniere, Aykroyd il collega spiritoso ma sono pesciolini che passano in un ruscello e dopo un secondo te li sei già dimenticati.
La regia non ha guizzi e come noto fra i moviegoers se il copione è scarso il regista non può fare miracoli per ravvivarlo.
Gustatevi le scene con Michelle in jeans stretti tacchi alti e giacca in vinile rosso, le foto del suo viso bellissimo nell'album sfogliato da Goldblum e quella fulminea passeggiatina tutta nuda davanti alla telecamera, poi potrete anche cambiare canale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta