Regia di Max Ophüls vedi scheda film
Anche in prove minori the Ophuls'touch non manca: il palcoscenico, la vorticosa malinconia, la verità (s)velata. Basta confrontarlo col nostrano Catene (lo stesso tema dell'affetto familiare scardinato dalla passione erotica) di dieci anni dopo per capire quanto avanti fosse rispetto al panorama di facile presa popolare dei nostri confini. Qui colpisce il senso della fatalità declinato ad una asciutta compostezza che nel finale supporta la negazione del libero arbitrio di fronte al girotondo feroce del mondo. Dolente e bellissima la madre sacrificante, invano invocata nella nebbia finale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta