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Reversal - La fuga è solo l'inizio

Regia di José Manuel Cravioto vedi scheda film

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La recensione su Reversal - La fuga è solo l'inizio

di undying
3 stelle

Ennesimo rape & revenge ricalcato sullo stile di I spit on your grave, ovvero con fredda e inarrestabile eroina di turno a far massacro di cattivoni...

 

locandina

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): locandina

 

Dopo un lungo periodo di prigionia, Eve riesce a liberarsi e ribaltare la situazione: con il suo rapitore accalappiato (per davvero!) e quindi sotto scacco, si impegna per liberare altre ragazze, segregate in edifici e luoghi diversi. Così facendo, però, oltre ad essere causa di decessi involontari, va incontro ad una realtà più deprimente che dolorosa...

 

Tina Ivlev

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): Tina Ivlev

 

Dal remake di I spit on your grave e dalla spinta di Tarantino alla figura della femmina guerrigliera (Kill Bill e A prova di morte) lo schermo cinematografico (e l'home video) si è sovraccaricato di pellicole con donne vendicatrici, dal grilletto facile (non è una battuta) e impavide: supereroine in grado di fare piazza pulita della feccia maschile, che maneggiano la pistola come neanche Gringo sarebbe in grado di fare. E questo Reversal dovrebbe sorprendere perché -così lo si è fatto passare-  inizia dalla fine, dove normalmente questo tipo di horror si chiude.

 

Tina Ivlev, Richard Tyson

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): Tina Ivlev, Richard Tyson

 

Invece di imprevedibile e di originale, purtroppo, qui non c'è n'è proprio ombra. Anzi: il livello di intelligenza della protagonista si approssima al minimo sindacale, perché continua imperterrita a cercarsi grane e mettere a repentaglio la vita di altre prigioniere, agendo contro ogni logico pensiero. E chi, riuscendo a fuggire da quel contesto, esiterebbe un solo istante a consegnare la carogna alle forze dell'ordine? Che la sceneggiatura, dunque, sia il punto debole del film è un dato di fatto. E pure la protagonista riesce a rendersi antipaticissima, al punto che talvolta viene da fare il tifo per i commercianti di prede femminili...

 

Tina Ivlev, Richard Tyson

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): Tina Ivlev, Richard Tyson

 

Non tutto, per carità, è però da disprezzare perché Cravioto (non è un ortaggio, ma il nome del regista) almeno sa usare la macchina da presa, che con armonia si impenna, scivola da un lato all'altro, schiaffeggia i personaggi quando scatta sul fianco per cambiare scenario e contribuisce a rendere vivo un plot altrimenti abusato e prevedibilissimo. E poi, soprattutto, a rendere appassionante il ritmo del film contribuiscono le sonorità di Simon Boswell, compositore di decine di colonne sonore del cinema horror italiano di fine Anni '80, che con il suo ritorno costituisce l'unico vero motivo di apprezzamento per un film altrimenti dozzinale, destinato a perdersi nel mare magnum dei prodotti low budget (a carattere fintamente femminista) destinati all'home video.

 

Tina Ivlev

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): Tina Ivlev

 

Il bluray della 01 Distribution è tecnicamente perfetto, almeno quanto sintetico (nessun extra) con il film proposto in versione video 2.40:1 ed audio 5.1 Dts HD.

 

Reversal - La fuga è solo l'inizio (2015): Trailer ufficiale italiano

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