Regia di José Manuel Cravioto vedi scheda film
La bella Eve viene rapita da un pazzo che la tiene segregata. La sua fuga, come da sottotitolo, non è che l’inizio di una serie di disavventure: una volta libera non può scappare, ma si trova investita di un gravoso compito.
Un film anomalo, atipico non solo perché sovverte il classico esempio per cui il rapimento rappresenta il film stesso, ma soprattutto perché viaggia inaspettatamente senza curarsi talvolta dei classici cliché del genere. Sorprendono i titoli di testa dopo 20 minuti di film, non quanto però gli stacchi di montaggio che alternano il dramma di Eve e le immagini registrate della sua precedente vita spensierata. Un film che ha indubbiamente un suo stile, ma che mostra anche tantissima confusione. Che è poi la sensazione che resta al termine della visione.
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