Regia di Rodney Ascher vedi scheda film
33° TFF - AFTER HOURS
Dal documentarista esperto di horror e studioso dei fenomeni che generano la paura, Rodney Ascher, noto per il suo Room 237, studio approfondito e lettura in tutte le sue interpretazioni del capolavoro kubrickiano Shining, ci sembra opportuno e lecito trovarci efficacemente dentro non uno, ma bensi otto incubi che, in vari periodi dell'esistenza, hanno tormentato altrettante vittime, causando , tra glia altri malesseri ed effetti, quella che viene chiamata come "paralisi del sonno".
Uno stato di paralisi che blocca i malcapitati nel sonno, ma non solo, rendendoli completamente inermi ed in balia dell'incubo ricorrente che li tormenta, devastandone la mente.
Il regista tenta, e a volte ci riesce piuttosto bene, di ricreare le situazoni (letteralmente da incubo) che le stesse vittime nel mentre ci raccontano, intervistate dallo stesso cineasta. Ricostruzioni di intimità casalighe violate da ombre, esseri maligni e malvgi di cui intravediamo, nel rispetto del racconto dei malcapitati, solo tratti indistinti o il rossore degli occhi malvagi che trapelano, sorrisi deformati e ghignanti, sospiri e deliri vocali che creano disagio e profondi disturbi in coloro che ne vengono sopraffatti.
All'efficacia di qualche situazione od illustrazione di ciò che gli antichi pensavano del brutto sogno, The nightmare appare in molti altri episodi o situazioni un pò goffo e ripetitivo, non proprio in grado di saper esattamente stupire ed avvincere lo spettatore, sempre più portato a pensare - come dargli torto - di stare innanzi ad una intervista diretta a persone disturbate, fortemente succubi delle fisiologiche divagazioni e turbe mentali proprie di menti insicure e necessarie di una guida e di un ascolto.
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