Regia di Bruce McDonald vedi scheda film
33° TFF - AFTER HOURS
La pittoresca e stravagante (ed anche un pò stupida, se vogliamo) festa di Halloween continua ad essere la scenografia ideale per orchestravi la trama di un film dell'horrore. In più questo Hellions unisce, alla presenza non di uno ma di molteplici mostri mascherati e probabilmente bambini, le tensioni e le incognite terrificanti che affliggono una giovane ragazza (la bellissima Chloe Rose, una sosia sconcertante della giovane Brigitte Bardot) una volta che questa viene a conoscenza di essere incinta.
I terrori ciechi legati ad una problematica da cui non è più possibile tornare indietro, ci può stare che possano indurre a creare terrore e mostri in una mente turbata e di fatto abbandonata a sè stessa, ma Hellions, nonostante alcune siggestive atmosfere e la presenza di individui muti ed inquietanti piuttosto suggestivi, si accontenta troppo di restare in zona terrore senza fornirci spiegazione alcuna o tentare di scavare più a fondo sulle ragioni o le motivazioni, i caratteri di una minaccia che rimane un miraggio ad esclusiva elaborazione della tormentata protagonista.
Una favola gotica dai colori attraenti, come un cappuccetto rosso immerso in un suggestivo bosco autunnale dove il rosso delle foglie di mischia al porpora del sangue.
Forse il film si carica di troppe ambizioni, concentrandosi (anche piuttosto efficacemente) sulle atmosfere e la coreografia, ma lasciando correre e dimenticando imperdonabilmente di costruire attorno alla premessa una valida impalcatura narrativa; forse invece il cerimoniale mortifero di questa stolta festa americana ha già detto tutto quello che doveva dire nei primi due capitoli della serie creata da Carpenter, e sui due validi remake ad opera di Rob Zombie.
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