Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Il film è certamente datato ma la sua denunzia è ancora validissima : esiste un parte di giovani in Italia che tentano con tutte le forze di crearsi una famiglia, di trovare un lavoro stabile che consenta loro di farlo, ma è un'impresa difficilissima senza i giusti agganci, per cui una parte , pur di sopravvivere , finisce nella rete della malavita l'altra si sbanda qua e là alla ricerca di qualcosa che non trova; le donne invece hanno maggiori opportunità prostituendosi (dalla strada all'alcova VIP) e cercando di convincere i loro uomini che sono nel giusto.
Ciò premesso vi sono numerose scenette divertenti : quelle nella mega cucina del ristorante - anche se un pò troppo lunghe - descrivono bene la confusione materiale della situazione , del lavoro malpagato e massacrante e le diverse psicologie di rappresentanti di tutta Italia; con gli occhi di oggi si sente la mancanza dei leghisti, ma c'è il pizzaiolo piemontese che anticipa bene il loro pensiero. Per il resto è la solita Whertmuller con la sua regia veloce e graffiante. Belle le riprese della Milano anni '70 non ancora "da bere".
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