Toccante film brasiliano incentrato sul rapporto madre/figlia (quasi sempre intenso ma problematico, da quanto mi sembra di capire); ma forse ancora di più sulle relazioni sociali tra ricchi e poveri all'interno del Brasile.
Focus puntato su quella specie di sudditanza del dipendente dal padrone, di paternalismo da padre padrone del datore di lavoro nei confronti del salariato (in questo caso si tratta di una tata-governante tuttofare impiegata in una ricca famiglia per quasi vent'anni). Un ruolo tradizionale di assoggettamento che, pur con garbo formale e apparente gentilezza, sembra ereditato dai tempi in cui esisteva la schiavitù, ma che è di fatto incompatibile con un paese moderno e soprattutto democratico, in cui ognuno conto uno allo stesso modo. I tempi sono cambiati, sembra essere il messaggio della figlia alla madre, a tal punto che la figlia di un'umile domestica può essere in grado di superare lo stesso esame che il figlio del padrone fallisce.
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