Regia di Anna Muylaert vedi scheda film
Val è una empregada che lavora presso una facoltosa famiglia brasiliana, dove viene trattata dai padroni con cortesia e anche affetto: la cortesia e l'affetto che si riservano a una cameriera in servizio da anni e abile nel suo lavoro. A sconvolgere l'armonia l'arrivo imprevisto della figlia della donna, ragazza moderna che vuole andare all'università e che si mette sullo stesso piano dei padroni della madre, non sentendosi affatto inferiore a loro.
La figura dell'empregado è molto diffusa in Brasile. In pratica è una specie di cameriere tuttofare, che presta servizio presso una casa e si occupa di tutte le faccende domestiche, spesso vivendo insieme ai componenti della famiglia. Se Italia un domestico del genere è appannaggio solo delle famiglie ricche e benestanti, in Brasile lo si trova anche nel ceto medio.
Ciò detto, il film è il confronto tra due generazioni: per la madre è naturale assumere un atteggiamento riverente nei confronti dei suoi ricchi datori di lavoro, che le pagano lo stipendio e che ella pone a un livello sopra al suo; per la figlia che ha studiato e ha già fatto le sue esperienze di vita è assurdo qualsiasi atteggiamento servile od ossequioso nei loro confronti. Nello scontro tra madre e figlia (dove forse si scontra il volto più tradizionale del Brasile con quello più moderno) è però la figlia a vincere: proprio grazie a lei, che a scuola va meglio del figlio dei padroni, l'empregada riuscirà per la prima volta ad alzare la testa, capendo di non essere così inferiore - dopotutto - a quelle persone così altolocate. Nella disamina esposta, il risultato è un film costruito molto bene, senza retorica e pieno di personaggi credibili e descritti a tutto tondo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta