Regia di Christopher Ray vedi scheda film
In una repubblica ex-sovietica una "signora" della guerra rapisce la figlia del Presidente degli Stati Uniti, e chiede un riscatto. Intercettata la richiesta, i servizi segreti reclutano quattro detenute con forte propensione al combattimento e le inviano al salvataggio. Una trama assurda per un film d'azione accettabile in quanto tale ma assolutamente poco credibile nel ruolo di denunzia sociale contro le disparità sociali e lo sfruttamento della donna, che sembra assumere in alcuni momenti. L'ambientazione, oltre all'azione, è del tutto irreale. La città della repubblica ex-sovietica è malamente ricostruita; popolata di personaggi che per abbigliamento, armi, mezzi utilizzati (Jeep, Ford), sarebbero meglio collocati nel sud-ovest degli Stati Uniti. Il montaggio è ben realizzato, l'azione davvero tanta e le attrici, in rapporto al ruoli che devono sostenere, valide, ed anche in grado di non prendersi troppo sul serio. Peccato, un po' più di cura per i dettagli e questo film sarebbe potuto essere una piccola perla per gli amanti del genere.
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