Regia di Steven Cantor, Matthew Galkin vedi scheda film
Che non fosse una di quelle classiche reunion esclusivamente per soldi, quella dei Pixies (2004, a 11 anni dal break del 1993), pareva evidente fin da subito: sull'etica rock della band non c'è mai stato dubbio; eppure, in fin dei conti, un tour mondiale senza registrare neppure una nota nuova lasciava trasparire qualche perplessità sull'operazione. Era soltanto una fase di studio, si scoprirà in seguito (arriveranno infatti dei pezzi inediti e perfino l'ufficialità della reunion in pianta stabile), e questo documentario ci aiuta a capire sia perchè la band si sia rimessa insieme, sia perchè si sia sciolta nel 1993 e, cosa ancora più bizzarra e se si vuole coraggiosa di tutte, cosa hanno fatto i quattro membri del gruppo in quegli 11 anni di pausa. Perchè non è da tutti, infatti, dichiarare a favore di camera che non ci si sopportava più, che non c'era abbastanza comunicazione fra i musicisti e che, effettivamente, le quattro personalità erano e sono tuttora troppo differenti per rimanere a lungo a stretto contatto. Ma il tour ripreso da Cantor e Galkin in loudQUIETloud dimostra che i Pixies, ormai sulla quarantina, sono ancora capaci di infiammare le platee di tutto il mondo, se adeguatamente lasciati sopravvivere a loro stessi. Ciò significa che ciascuno deve avere i propri spazi e le proprie abitudini backstage, per rendere al massimo on stage: la bassista Kim Deal prosegue a scrivere e registrare demo per il suo progetto parallelo (The breeders) e porta con sè ovunque vada la gemella Kelley; Joey Santiago, il chitarrista, preferisce dedicarsi al relax e alle videochattate con moglie e figli piccoli; il batterista David Lovering ripassa i suoi numeri di magia (!) e ascolta tutto il tempo musica in cuffia; e Frank Black? Bè, lui se la dorme beatamente e, di tanto in tanto, si rimette a lavorare sul suo prossimo disco solista. Alla faccia della sincerità, i Pixies vi raccontano tutto questo, con il massimo candore e perfettamente coscienti che nessuno fra i loro fans avrebbe mai potuto credere alla messa in scena di una band felice e coesa: l'unica cosa che sembra tenere insieme i quattro, al di là del rispetto reciproco, è la loro musica, e se vi sembra poco... 6/10.
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