Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Sergio Martino tra i registi di genere e/o di serie B è sempre stato uno dei più in gamba. Egli prima di approdare e di stabilizzarsi per un lungo periodo nella commedia ha toccato vari generi: western, polizi(ott)esco, avventura. Gli esordi invece sono stati figli del cinema giallo di Dario Argento. Il primo, LO STRANO VIZIO DELLA SIGNORA WARDH con la compagna del fratello produttore Luciano Edwige Fenech peccava di alcune ingenuità e incongruenze e troppe improbabilità (specie nel finale) da renderlo eccessivo e quasi fastidioso. Tutt’altra cosa con il secondo TUTTI I COLORI DEL BUIO, un piccolo capodopera perché si distingue nettamente dal cinema Argentiano assumendo i crismi di un thriller originale e ancora interessante. Jane è una giovane donna afflitta da turbe psichiche legate alla sua infanzia e alla recente perdita di un figlio in un incidente automobilistico. Fragile e insicura si divide tra i consigli psichiatrici della sorella Barbara e del dottor Burton, la presenza/assenza rassicurante del marito Richard e una misteriosa vicina di casa che la introduce in una setta satanica. Colpi di scena a ripetizione si susseguiranno fino alla fine. Il cinema di genere italiano aveva ambientazioni e personaggi di nazionalità straniera (prevalentemente inglese), co-produzioni europee e un respiro internazionale che lo rendeva appetibile e apprezzato ovunque. TUTTI I COLORI DEL BUIO ha nella Fenech una scream queen bellissima, sensuale, non ancora regina delle commedie sexy ma credibile e convincente. Martino dirige con particolare abilità un soggetto di Santiago Moncada sviluppato da Ernesto Gastaldi e Sauro Scavolini tenendo sulle corde lo spettatore con un persistente senso di claustrofobia e tensione costante. Inoltre gli riescono bene le scene in cui incubo, sogno e realtà si impadroniscono della protagonista. Scene di erotismo mai volgare e compiaciuto completano il quadro d’insieme del thriller made in Martino. Le musiche del direttore d’orchestra Bruno Nicolai sono di indubbio fascino e un po’ debitrici del maestro Morricone. Tra gli altri interpreti George Hilton doppiato da Pino Colizzi e i diabolici Marina Malfatti e l’attore russo Ivan Rassimov dagli inquietanti occhi di ghiaccio.
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