Regia di Alan J. Pakula vedi scheda film
Un capolavoro. Film senza soste. Suspance. Attesa per ogni sviluppo della vicenda. Quattro premi Oscar. Sul grande schermo - per la regia di Alan J. Pakula dalla sceneggiatura di William Goldman (tratta dal libro di Bob Woodward e Carl Bernsteirn) - il sensazionale caso di spionaggio che dal 17 giugno 1972 fece tremare gli Usa. Due giornalisti straordinariamente capaci e precoci, accaniti nel risalire alla verità di un intricato sporco gioco architettato per interessi elettorali dal partito repubblicano, nel quale furono implicate persino Cia e Fbi.
L'immane fatica dei cronisti - che emerge da due sublimi e irripetibili interpretazioni di Robert Redford e Dustin Hoffman - si esplicita, per lo spettatore, con l'osservazione di un giornalismo ormai presente solo nei libri di storia. Porte cui bussare - spesso sbattute in faccia - e estenuanti colloqui con fonti d'informazione. Sfibranti telefonate per carpire piccoli indizi che mettano nella giusta direzione. Soffiate, informatori anonimi, capi servizio e capi redattori da soddisfare giorno dopo giorno. Ma compenetrato con questo monte di difficoltà, un entusiasmo spasmodico, un'instancabile dedizione, quasi fanatica esaltazione. La macchina da scrivere come un pesante macigno di ferro, plastica e nastro d'inchiostro su cui scaricare pigiando con violenza sui tasti un gomitolo di incalzanti sensazioni e sentimenti. Accanto a quelle di Redford e Hoffman, le pregevoli interpretazioni di Jack Warden e Jason Robards.
Imperdibile. Voto 10.
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