Regia di Ermanno Olmi vedi scheda film
Giovanissimo, poco più che ventenne, Ermanno Olmi entrò nel cinema da una curiosa porta di servizio: assunto alla Edison, venne incaricato di curare la parte promozionale dell'azienda mediante la realizzazione di una serie di cortometraggi. In questo documentario di poco meno di dieci minuti di durata, il regista va a indagare nelle campagne per mostrare allo spettatore come e quanto, grazie all'elettricità, è cambiata l'agricoltura. Ma non solo: anche l'allevamento ne ha risentito in positivo, così come la vita in città e non solo quella in campagna ne è stata beneficiata; in chiusura Olmi inserisce anche un vero e proprio spot alla ditta committente, pur senza nominarla, indicando nel lavoro d'ingegneria delle grandi centrali idriche del nord Italia la fonte di tanto progresso e benessere per il Paese. Un lavoro più diretto al sodo, rispetto alla media dei cortometraggi di Olmi di quel periodo, ma comunque interessante e sempre focalizzato sul lavoro concreto, manuale. Voce esterna narrante, colore, il solito team di collaboratori (Walter Locatelli, Ugo Franchini e altri). 6/10.
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