Regia di François Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell vedi scheda film
Turbo Kid è un film che attrae inevitabilmente attraverso il trailer, curioso, rétro. Film di produzione Canadese- Neo Zelandese ambientato in un desolato futuro postapocalittico che negli ultimi due anni è ormai un classico, però attenzione, il futuro a cui fa riferimento la pellicola è il 1997 quindi ci si può immaginare come il plot e la messa in scena sia un continuo omaggio al cinema, la musica e la moda degli anni 80.
La peculiarità di questo prodotto è il tipo di narrazione mirata al target sub 17 che va a cozzare con la rappresentazione splatter di una violenza visivamente grottesca . Elementi bambineschi come fumetti, raggi laser e BMX accorpati a budella volanti, sangue che schizza a volontà, arti tagliati e occhi conficcati da frecce. Poi l’estetica scavenger alla Walle-e che pone il protagonista al rovistamento nei rifiuti di un epoca passata punta a scatenare la nostalgia per chi è nato negli inizi degli anni 80, un pò come si faceva nei Guardiani della Galassia con il Walkaman.
Il plot è abbastanza debole e semplice, senza sottotesti, come un fumetto dozzinale, il protagonista ragazzino deve vendicarsi dei torti subiti da piccolo e difendere una nuova amica dai personaggi malvagi presi direttamente dall’estetica del primo Mad Max.
In fin dei conti questo film dimostra solo eterno amore ad un certo tipo di cultura anni 80 e attraverso una narrazione burlesca vuole mantenere viva l’attenzione dello spettatore, coraggiosa la produzione a basso costo che si è impegnata in questo progetto che potrebbe colpire positivamente il target di riferimento ma non a mio parere una platea più in generale, in cerca di qualcosa di più sostanzioso.
Guardalo se: sei un nostalgico degli anni 80, ti piace lo splatter e il grottesco.
Pro: la messa in scena peculiare, il grottesco
Contro: il plot, la sostanza.
Voto: 5.5
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