Regia di Mark Osborne vedi scheda film
Uno dei libri più venduti del mondo, doveva trovare prima o poi la via del grande schermo. Per realizzare un film da "Il piccolo principe", a settantadue anni dalla prima pubblicazione, è stato realizzato in versione animata, in una coproduzione tra Francia e Italia che può competere, a livello tecnico, con altri titoli che provengono da America e Asia. Nella versione originale nomi come Jeff Bridges, Benicio Del Toro, Marion Cotillard, James Franco, Vincent Cassel, mentre in quella italiana si possono annoverare Toni Servillo, Paola Cortellesi, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Giuseppe Battiston: alla regia Mark Osborne, che diresse già "Kung Fu Panda". Quindi un lavoro di prim'ordine, e comunque non era affatto semplice dare una forma filmica ad un racconto tendenzialmente rapsodico come quello di Antoine De Saint-Exupèry: la sceneggiatura prevede l'incontro tra una bimba, per la quale la madre, sola e in carriera, ha progettato un futuro solido, e le fa vivere le giornate con una vera e propria tabella di marcia sfiancante, ed un anziano aviatore che le racconta di avere incontrato il personaggio del titolo. E' vero che la cornice scelta fa un bel pò "Pixar", e ricorda non poco da vicino "Up", ma tutto sommato l'operazione è riuscita: sia gli spettatori adulti che quelli piccoli potranno gradire la pellicola, i primi vi ritroveranno l'emozione della pagina scritta e i secondi potranno rimanere affascinati da una fiaba gentile, che non ha l'obbligo di un lietissimo fine. Un pò meno convincente, semmai, è la parte in cui la piccola protagonista ritrova il piccolo principe cresciuto, che forse voleva essere il pezzo più intenso, ma fa somigliare, in tale fase, la storia a troppi film d'animazione d'azione. Però, tanto di cappello, perchè non era affatto facile riuscire perlomeno a esprimere una visione di un romanzo di grande interesse per i grandi che hanno conservato almeno un briciolo d'infanzia dentro di loro.
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