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Tutti dentro

Regia di Alberto Sordi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Tutti dentro

di mck
6 stelle

- il Giovedì - pacco,doppio pacco,contropaccotto -

Tutti dentro, ovvero : ( come imparai a preoccuparmi e ad odiare ) il Riflusso.

Italia 1984 ( olimpiadi invernali a Sarajevo, per dire ( senza dover citare per forza anche Orwell, che comunque ci sta tutto ), con la lungimiranza del senno di poi, un catino, lo stadio, dentro ad un altro catino, la città incassata tra i monti, più vicino a Noi di quanto lo siano tra loro il tavoliere delle Puglie e la mole Antonelliana [ vedi più avanti...]).

1. Un minuto, l'ultimo, da Tutti dentro ( ennesima replica ad ogni ora possibile sulla benemerita (non scherzo) RaiMovie ).

2. Un quarto d'ora di Laurel & Hardy, a caso ( credo trattasi di the battle of the century ('27), mentre il mio preferito in assoluto rimarrà sempre Big Business ('29)), post blob, tra il caffé e un bicchierino di quello denso, sapore vero/tra lo ionio ed il tirreno.

3. Dodici ore, Taranto - Bari / Bologna-Torino ( altro che lisbona-kiev / lione-mosca : arance come neutrini dall'atlantico al baltico !!! ). Una frase, da Servizio pubblico - su piattaforma s-privata...

Eravamo ( lo siamo ancora ? ) rimasti all'Italia 1984, dopo la marcia dei 40.000 colletti bianchi contro gli operai alla FIAT, prima dell'exploitation craxiana ( " il peggior partito socialista d'europa " ), l'ultimo minuto di Tutti dentro si ferma un attimo prima de il Caimano, sulle scalinate del Palazzo ( non capirò, mai, la fortuna della parabola di questo soprannome, da la Repubblica alla SacherFilm ( il film di Moretti è, non esagero, grandioso ) : mi consolo col fatto che tra tutti i coccodrilli-alligatori-gaviali il caimano è il più minuscolo e sfortunello, il terrore delle carpe e delle tinche ( e degli stinchi )), ed anticipa, durante tutto il resto della pellicola antecedente al finale, il Cainano ( direbbero i poeti, da tutti morimmo a stento : "con un anticipo tremendo", e da le Nuvole : "una pace terrificante" ).
Il fatto che Sordi, con Sonego, tratti l'argomento nel modo sbagliato ( non arrivo a dire per le ragioni o con le intenzioni sbagliate ) conferma il giudizio di Moretti ( scavalcato, nel famoso confronto tv, da un PdV più largo-ampio-vasto ma proprio per questo non necessariamente più acuto-preciso-a fuoco-nitido-limpido, quello di Monicelli ( uno per tutti : Panni sporchi, opera colpita, mi sembra, da damnatio memoriae da/in un paese che di damnatio memoriae si nutre come un cancro o un autoimmune )) del "proverbiale" : " ve lo meritate Alberto Sordi ! ". La colpa è solo nostra.

Stacco.

Stanlio e Ollio. Un bruto locatario conduce a sé in ingiuste nozze forzate la sua bella sguattera con neanche la metà dei suoi anni. Arrivano i nostri, in cerca di riposo temporaneo-semi stanziale, che per firmare il registro della pensione si levano il cappello : e anche solo in questo gesto ci sta tutto quel che si dice un mondo poetico, un modo di vedere e fare le cose. Ancora pochi fotogrammi, magari 1/4 di rullo, ed ecco la puntuale, innescata, costruita Catastrofe esplodere, deflagrare in uno slapstick primordiale ed anticipatore ( dal cabaret al meraviglioso Bringing Up Baby ( parzialmente de-eroticizzato )), discendente dal circo e perchè no dal vaudeville, di sicuro dalla strada e dalla vita ( più Keatoniana che Chapliniana ). Senza soldi rimasti chiusi dentro nella camera alla quale i nostri eroi perchè-percome non possono farvi ritorno chiusi fuori, morosi ed in contumacia, di conseguenza ... eccoli s'un ring-arena-palco di fronte al pubblico ( sitcom in live broadcast ), il loro pubblico dell'epoca, contemporanee comparse pagate, ma forse paganti, di certo appagate e partecipi...
Il più bel racconto-omaggio a Stan Laurel ed Oliver Hardy l'ha scritto Connie Willis...anzi no, ah, la memoria ! Il racconto migliore sulla coppia (malin)comica è "Another Fine Mess" di Ray Bradbury, mentre la sua collega ha scritto una grandiosa novella di meta-cinema, "Remake", entrambi fuori catalogo da tempo, ma i nostri sono immortali e ciò che li circonda, in qusto caso l'/d'affetto, sopravvivrà con loro...
 
P.S. = servizio pubblico : un italiano si rivolge ad un senegalese ( lo riconosco dal berretto giallo-rosso-verde-nero, e dal fatto che parla l'italiano meglio dell'italiano ) mentre viaggiano su un autobus prima d'imbarcarsi sull'ennesimo convoglio pendolari strapieno : " con tanto di cheguevara tatuato - lo mostra - m'avete fatto diventare fascista. Vergognatevi ! Ci vorrebbero un paio di mesi di hitler, in italia ! " ( ch'è l'emblema della triangolazione composta da Stupidità ( per lo più genetica ), Ignoranza ( per lo più ambientale ma pure favorita dalla stupidità ) e Cattiveria ( epigenetica ), semplificando e riducendo troppo ) Vs., da Passepartout ( in infinita benemerita replica eterna Rai5 ) : un movimento di donne in Senegal ringrazia il governo perchè dicono ha fatto molto per la condizione femminile nel loro paese, ma non basta ancora, perciò c'è anche una coda di protesta. Bene, nota : in Senegal quasi la metà del governo è composto da donne. In questi casi mi rivolgo sempre a Vonnegut : " Pace. ".

Ma ora, dato che il lusso non subisce crisi, via a fare gli ultimi regali ! Un bonbon, un balocco, una maniglia della porta... > Negoziante ? Negoziante ? Che per caso stai già chiudendo, negoziaaannnteeeeee !?!!!

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