Regia di Pierre Jolivet vedi scheda film
Un film triste perché la realtà è triste quando ad una certa età ti accorgi che la vita non è andata come avresti voluto. Frank è un uomo di mezza età, fisicamente in decadenza e trascurato, ha un passato di lavoratore sindacalizzato, e per questo licenziato, qualche problema con l’alcool, seguito dai servizi sociali perché (se ricordo bene) era stato qualche tempo in prigione, tra il licenziamento di dieci anni prima e questo nuovo lavoro. La vita di Frank non ha spiragli di gioia, dorme di giorno e lavora di notte in questo grande centro commerciale che la notte sembra un posto lunare. Per passare il tempo si porta un modello di auto radiocomandato e ci gioca nel parcheggio.
E’ sotto la sorveglianza di un’assistente sociale, non è sposato e non ha storie. In questo trantran Frank fa bene il suo lavoro e si accorge di strani movimenti di un auto di notte nel parcheggio. Diventa un detective, la segue, vede chi sono e si accorge che hanno la complicità di un dipendente infedele del centro commerciale. Frank si mette così d’impegno a impedire razzie notturne nel centro commerciale. Finirà in tragedia ma Frank troverà la forza di dare un senso a tutto questo portando i soldi che i ladri avevano in macchina per pagare il dipendente infedele all’assistente sociale. Questa donna, lasciata dal marito e con due figli da portare avanti da sola, era stata l’unica a dare una mano a Frank.
Un film triste, una vita solitaria e cupa percorrendo di notte ambienti desolati e vuoti e un finale altrettanto triste.
L’attore (Olivier Gourmet) è bravo nell’impersonare Frank, sembra che guardi il mondo e la gente con la consapevolezza di chi ha capito tutto e ha perso quasi ogni speranza.
(film visto nelle bellissime rassegne dell'Insititut cultural francaise di Palermo in lingua originale con sottotitoli)
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