Regia di Nicolas Saada vedi scheda film
Durante un attacco terroristico, la storia di una ragazza rimasta sola.
Con tanta roba brutta che gira, non mi sembra così tanto criticabile questo film. Più che entrare nella storia degli attacchi terroristici del 2008 (del resto mai del tutto chiarita e zeppa di lacune) il regista ne ha preso lo spunto per vedere l'assalto all'albergo da un altro punto di vista. Una ragazza rimasta sola nella sua stanza, spaventata e al buio, che deve sopravvivere al panico sentendo le urla e le esplosioni dei terroristi, aspettandosi il peggio. Belle le scene iniziali del suo arrivo in India, terra di contraddizioni, dove il suo sguardo catturava ogni singola immagine per tenerla con sè per sempre, come ha fatto anche nel finale dove, prima di essere salvata dall'incendio, perde tempo per tornare in camera a prendere la macchina fotografica. Una volta a casa, nella fredda e grigia Europa, la protagonista vede nella folla, per strada, un uomo anziano che per un attimo, ma solo un attimo, le ricorda l'indiano che le donò un paio di zoccoli di gomma vedendola scalza e sfinita dopo il salvataggio. India: tutto il bene e tutto il male non lasceranno mai più il suo cuore
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