La diciottenne Louise parte con la sua famiglia per l’India dove suo padre ha ottenuto un lavoro. Decide di accompagnare i suoi genitori per condividere con loro questa avventura e frequentare sul posto una scuola di fotografia. In attesa di stabilirsi in una casa, la famiglia alloggia in una suite del Taj Mahal Hotel a Mumbai. Una sera, mentre i genitori cenano in città, rimasta sola nella sua stanza, Louise sente strani rumori nei corridoi dell’hotel. Dopo pochi minuti capisce che si tratta di un attacco terroristico. Unico legame con l’esterno, il telefono le permette di restare in contatto con suo padre che tenta disperatamente di raggiungerla nella città immersa nel caos. Ogni minuto è prezioso: l'hotel si trasforma rapidamente in una trappola per i suoi residenti. Da sola dinanzi al pericolo, Louise dovrà attraversare una lunga notte che la cambierà per il resto della sua vita.
Film annacquato: prima mezz'ora solo di preambolo. Dopo la scena che inequivocabilmente è il finale... mancano ancora 20 minuti che il registra tira per le lunghe per raggiungere la durata minima da contratto. E comunque tutto raccontato in modo molto superficiale.
La cronaca di un attentato terroristico vissuto attraverso l'esperienza terrorizzante, ma anche intima, di una delle vittime: la giovane Louise, barricata nella sua camera d'albergo mentre poco distante imperversano morte e distruzione; la sua vita compromessa dalla scelta di restare nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Un calvario che lo spettatore vive in prima persona, e legato al filo sottile e fragile di una comunicazione telefonica che la ragazza rivolge ai propri cari. Il sostegno della famiglia, di valore più morale che concreto, attraverso un colloquio via filo dai connotati almeno a tratti commovente,
Nel novembre 2008, Louise, diciottenne francese, segue i genitori in India. La famiglia deve stabilirsi lì per motivi professionali del padre e Louise spera di riuscire a frequentare una scuola di fotografia locale, data la sua passione per le immagini e per il cinema. A causa di un contrattempo, Louise e i genitori sono costretti a pernottare più del previsto nel sontuoso hotel… leggi tutto
FESTIVAL DI VENEZIA 2015 - ORIZZONTI
Mumbai anno 2008: una famiglia anglo-francese (padre francese, madre inglese o americana) accetta di stabilirsi per due anni nella metropoli indiana ove il capofamiglia andrà a ricoprire un importante ruolo dirigenziale non ben specificato. Pertanto la figlia diciottenne Louise accetta di seguire i genitori e si predispone ad una nuova vita in un… leggi tutto
Con tanta roba brutta che gira, non mi sembra così tanto criticabile questo film. Più che entrare nella storia degli attacchi terroristici del 2008 (del resto mai del tutto chiarita e zeppa di lacune) il regista ne ha preso lo spunto per vedere l'assalto all'albergo da un altro punto di vista. Una ragazza rimasta sola nella sua stanza, spaventata e al buio, che deve sopravvivere al…
E' sempre difficile commentare e soprattutto giudicare film che riproducono eventi di cronaca più che storici, magari un po' catastrofici, come questo. Dell'attentato a Mumbay del 2008 ricordo le notizie e qualche immagine dei notiziari, non sono certo i grado di giudicare la fedeltà del film agli eventi. Tuttavia la parte iniziale è piuttosto lenta e noiosa (seppure non…
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Mumbai anno 2008: una famiglia anglo-francese (padre francese, madre inglese o americana) accetta di stabilirsi per due anni nella metropoli indiana ove il capofamiglia andrà a ricoprire un importante ruolo dirigenziale non ben specificato. Pertanto la figlia diciottenne Louise accetta di seguire i genitori e si predispone ad una nuova vita in un…
Nel novembre 2008, Louise, diciottenne francese, segue i genitori in India. La famiglia deve stabilirsi lì per motivi professionali del padre e Louise spera di riuscire a frequentare una scuola di fotografia locale, data la sua passione per le immagini e per il cinema. A causa di un contrattempo, Louise e i genitori sono costretti a pernottare più del previsto nel sontuoso hotel…
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Commenti (6) vedi tutti
Durante un attacco terroristico, la storia di una ragazza rimasta sola.
leggi la recensione completa di OsmantusFilm annacquato: prima mezz'ora solo di preambolo. Dopo la scena che inequivocabilmente è il finale... mancano ancora 20 minuti che il registra tira per le lunghe per raggiungere la durata minima da contratto. E comunque tutto raccontato in modo molto superficiale.
commento di Artemisia1593Non capisco perché un basso voto coinvolgente 6
commento di eros7378Discreto e coinvolgente. Voto 6.
commento di ezzo246/7voto
commento di paolofefeLa cronaca di un attentato terroristico vissuto attraverso l'esperienza terrorizzante, ma anche intima, di una delle vittime: la giovane Louise, barricata nella sua camera d'albergo mentre poco distante imperversano morte e distruzione; la sua vita compromessa dalla scelta di restare nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Un calvario che lo spettatore vive in prima persona, e legato al filo sottile e fragile di una comunicazione telefonica che la ragazza rivolge ai propri cari. Il sostegno della famiglia, di valore più morale che concreto, attraverso un colloquio via filo dai connotati almeno a tratti commovente,
leggi la recensione completa di alan smithee