Sarah, figlia di un industriale calzaturiero di origine ebrea, è innamorata di Gilbert Bécaud. Delusa dalla sua infedeltà, si consola facendo il giro del mondo. Alla morte del padre, prende in mano le redini dell'azienda con rinnovate idee anticonformiste. Troverà il vero amore in un regista pubblicitario di umili origini. Marthe Keller è la madre (che muore di parto) e la figlia irrequieta; Gilbert Bécaud interpreta se stesso con felice cattiveria. Lelouch, come al solito, dà vita a una vicenda di mostruosa vastità storica e geografica. Per lui cinema e vita coincidono. Ma non sempre si tratta di una convivenza appassionante.
Noioso e velleitario, il film fu accolto molto male quando fu presentato in anteprima al Festival di Cannes. Rivisto adesso, forse non meritava un esito così clamorosamente negativo ma si conferma comunque di una lunghezza esasperante a cui difetta fascino e passione.
Un film che continuo ad amare profondamente. Uno dei migliori di Lelouch, complice la bellezza di Marthe Keller sullo sfondo arido di un nascituro stato ebraico. Voto 7.
Il Novecento francese (e non solo!) visto attraverso due storie parallele destinate ad incrociarsi/incontrarsi... forse per sempre e in maniera definitiva?
Storia 1: Nel 1918 un operatore ebreo ha un figlio che verrà deportato nel 1940 e, successivamente, contribuirà alla nascita di Israele e diventerà industriale. La figlia di questi, dopo varie… leggi tutto
Lelouch rappresenta al massimo, secondo me, un certo tipo di cinema francese: leggero, vacuo, vanitoso e un po' pieno di sé. Molto spesso un po' fatuo e convinto di raccontare moltissimo, anche se alla fine, stringi stringi, resta assai poco. Così è, a mio parere, anche Tutta una vita, storia di un industriale ebreo francese, deportato in campo di concentramento e… leggi tutto
Il Novecento francese (e non solo!) visto attraverso due storie parallele destinate ad incrociarsi/incontrarsi... forse per sempre e in maniera definitiva?
Storia 1: Nel 1918 un operatore ebreo ha un figlio che verrà deportato nel 1940 e, successivamente, contribuirà alla nascita di Israele e diventerà industriale. La figlia di questi, dopo varie…
Lelouch rappresenta al massimo, secondo me, un certo tipo di cinema francese: leggero, vacuo, vanitoso e un po' pieno di sé. Molto spesso un po' fatuo e convinto di raccontare moltissimo, anche se alla fine, stringi stringi, resta assai poco. Così è, a mio parere, anche Tutta una vita, storia di un industriale ebreo francese, deportato in campo di concentramento e…
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Commenti (4) vedi tutti
Noioso e velleitario, il film fu accolto molto male quando fu presentato in anteprima al Festival di Cannes. Rivisto adesso, forse non meritava un esito così clamorosamente negativo ma si conferma comunque di una lunghezza esasperante a cui difetta fascino e passione.
commento di (spopola) 1726792Due vicende parallele raccontano gli ultimi decenni della Storia.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Un film che continuo ad amare profondamente. Uno dei migliori di Lelouch, complice la bellezza di Marthe Keller sullo sfondo arido di un nascituro stato ebraico. Voto 7.
commento di ezzo24Voto 6. [22.12.2008]
commento di PP