Regia di Rick Famuyiwa vedi scheda film
Nonostante la sua apparente leggerezza ed un ritmo ben sostenuto Dope mi è sembrato un film che non è la solita commedia.
Si ride però non perde assolutamente di vista il contesto tragico e drammatico dell'ambientazione del ghetto, regno di spacciatori e bande dove la morte ti può prendere quando meno te lo aspetti anche se non fai parte dei circuiti criminali.
E' da tali circuiti che il protagonista vuole tenersi lontano, mantenendo l'etichetta del nerd della scuola e coltivando il sogno di andare ad Harvard. Le sue vicissitudini tuttavia lo costringono a doversi confrontare con la realtà che lo circonda, cercando di conservare quella purezza mantenuta agli occhi degli altri.
Togliersi dai guai il prima possibile e continuare la sua vita senza essere trascinato nelle logiche della strada. E' un prodotto che gioca molto bene sugli stereotipi del genere teen movie o poliziesco, ma ha la capacità di travalicarli. Tra situazioni tragicomiche e potenzialmente drammatiche Dope in qualche elemento può ricordare la vecchia commedia all'italiana.
Bella la chiosa finale della sua tesina e quella domanda finale che certamente fa riflettere. Un film nient'affatto superficiale e meno banale di quanto possa sembrare.
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