Regia di Clay Kaytis, Fergal Reilly vedi scheda film
Non era affatto facile realizzare una pellicola partendo dal famosissimo (?!) game della Rovio Entertainment per quello che in apparenza appariva come un vero e proprio azzardo eppure, da un concept di base abbastanza assurdo e alla luce di quei pochi e bizzarri elementi di cui si disponeva originariamente, Clay Kaytis & Fergal Reilly sono riusciti a realizzare un film altrettanto assurdo ma, contro ogni aspettativa, anche piuttosto riuscito.
Lungi comunque dall'essere un capolavoro dell'animazione (tutt'altro) o che sia paragonabile ai migliori lavori di Pixar o Dreamworks ma, nel suo piccolo, la pellicola della Sony può comunque definirsi come un film ben realizzato e che riesce a scoccare dal suo arco anche qualche freccia niente male.
"Pronti...partenza...VIA!!"
Angry Birds riprende in maniera quasi didascalica i rimandi visivi e comunque coloratissimi del popolare videogame per imbastirvi attorno una storia folle e divertente (che raggiunge il suo apice nella surreale scalata alla montagna di Grande Aquila e successive sorprese) ma dai contenuti parodistici e da metafore sociopolitiche, anche a causa di una scrittura non proprio limpidissima a livello di concept, che spesso si prestano a interpretazioni anche ambigue o non proprio felicissime, soprattutto per una pellicola rivolta ai più piccoli.
Il finale è eccessivamente buonista, in controtendenza con un protagonista invece anticonformista o addirittura con atteggiamenti antisociali, e semplicistico, con i "diversi" o gli esclusi dalla società, come ormai da prassi nelle pellicole d'animazione (da Red con i suoi problemi di controllo della rabbia a Chuck, velocissimo e probabile primo protagonista omosessuale in un cartone per bambini, fino a Bomb, che letteralmente esplode quando è sotto pressione), a ergersi a leaders e a difensori (e salvatori) in realtà dello "status quo" adeguandosi entusiasticamente (e velocemente) ad una società che silenzia ogni segno di individualità in favore di un fastidioso (e onnippresente) conformismo.
VOTO: 6
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