Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Classico Bond film, molta azione poca recitazione. Un Bond discreto, comunque, visibile.
Il tempo vola e questo è già il quarto 007 con protagonista Daniel Craig, che i cultori della serie non avrebbero mai voluto e che ora già rimpiangono (pare che Craig non ne possa più, di 007). Invece il nostro è un perfetto James Bond e questo è il classico action con Bond: un film fatto bene, senza badare a spese, tutta azione (e poca recitazione) e dà quello che promette, le consuete due ore di svago e adrenalina.
Le vicende contano poco, qua 007 affronta l’organizzazione SPECTRE, un vecchio nemico ma per lui è la prima volta (le cronologie vanno un po’ per aria, in questi film), l’azione si svolgerà anche a Roma (c’è pure la Bellucci in una piccola parte); il cattivo è il grande Christoph Waltz e la Bond - girl è la gnoccona (ma anche brava attrice) Lea Seydoux, una bellezza non immediata.
Costato come il PIL di un piccolo Stato (si fa per dire, ma è uno dei film più costosi della storia, si pensi che l’esplosione nel deserto è una vera gigantesca esplosione, che non so perché non l’hanno fatta in digitale), ha incassato bene ma solo bene, non arrivando al miliardo di dollari, e dunque non benissimo, per questi film, non ripetendo l’exploit inatteso del precedente Skyfall. Cosa incredibile a dirsi, ha vinto un Oscar…quello per la canzone.
Io sono perfettamente in linea con il grande pubblico, cioè sul 6/7.
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