Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Bond crepuscolare in un clima di cambiamento sia fiction (Craig sarà ancora 007?) che reale (lo spionaggio nel XXI secolo). Stracarico di feticci della serie, Spectre lascia che la malinconia offuschi il plot, a volte precario, ponendo sempre in primo piano l'elemento fondamentale di questi ultimi titoli: l'introspezione psicologica del personaggio di James. Sforzo produttivo importante, grande maestria nel creare sequenze d'azione (il famigerato intro è memorabile) e nel far combaciare perfettamente il marketing degli sponsor con il cinema d'intrattenimento. Questo 007 alla fine funziona e pur essendo inferiore a Skyfall (il migliore della rilettura Craig) se la gioca con Casino Royale (un buon prodotto ma sopravvalutato a causa delle cadute del presente passato Brosnan) superando alla grande il 'leggerino' Quantum of Solace. In ottica storica la qualità media di queste quattro puntate (senza bestemmiare) è seconda solo a quelle con Connery evitando le cadute di stile dell'epoca Moore e degli altri, sono convinto che con il passare del tempo Spectre guadagnerà punti un po' come Al servizio segreto di Sua Maestà, Vendetta Privata e Octopussy.
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