Regia di Fiorella Infascelli vedi scheda film
Buon film
Molto è stato detto e molto è stato scritto su Falcone e Borsellino, celebrati postumi, ma criticati e bistrattati in vita, come spesso succede nel nostro paese,come ci ricorda Venditti nella celebre canzone"tradimento e perdono",:"il mondo coglione piange il campione quando non c'è più".Questo film però, non racconta per l'ennesima volta quelle tremende stragi, le cui immagini per anni sono rimbalzate in Tv e al cinema, con spietata e brutale crudezza , ma narra invece di una breve parentesi, che i due giudici vissero insieme all'Asinara, quando furono ivi trasferiti, senza il minimo preavviso, con le loro famiglie.All'epoca, nel 1985 era un carcere a cielo aperto,dove soggiornavano i criminali più pericolosi e infatti i due magistrati si ritrovarono catapultati, loro malgrado, in una situazione grottesca e paradossale,prigionieri di lusso in un' isola, paesaggisticamente stupenda, con una natura incontaminata e un mare paradisiaco,ma sostanzialmente isolati dal mondo. Sarà un periodo particolare e indimenticabile.In quel mese furono solo due uomini, con i loro problemi personali e familiari, con le loro angosce e le loro paure, costretti ad una convivenza forzata dalle circostanze, ma che col tempo diventò addirittura piacevole,perchè anche se in una situazione di disagio e di timore, servì a rafforzare il loro rapporto,che al di la delle loro profonde differenze caratteriali,Borsellino era schivo e introverso,Falcone più espansivo e solare,era diventata profonda stima e intima amicizia.
La regista fa un buon lavoro,coadiuvata da un ottimo cast.
Location da cartolina
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