La crisi è una disgrazia assodata, anche in Veneto, dove si è abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Sopravvivere è diventato difficile. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi: fino a qualche tempo prima era un vero figlio di papà, arrogante, viziato ma simpatico. Con i soldi ormai finiti, come può tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza o deve scoprire qualcosa di più profondo, anche se in modo non del tutto convenzionale?
Note
Un bel teatrino, con predicozzo sociologico annesso, che finisce anche per raccontare l’Italia un po’ più delle commedie in voga. Ma il tono farsesco con cui vengono sottolineate le bassezze (in un omaggio, in minore, a Monicelli) è ripetitivo, come le musiche e la solita voce off per analfabeti dell’immagine.
Malgrado la presenza di grandi e buoni attori, come il protagonista Neri Marcoré e la sempre mordace Piera degli Esposti, la commedia agrodolce dell'esordiente Pietro Parolin, ambientata tra Treviso e dintorni, non decolla a causa di una trama pasticciata e inconcludente, e di un ritratto di provincia che poco appassiona e ancor meno convince.
Una voce off ci introduce nella vita del simpatico Gualtiero (Neri Marcorè) che, un attimo dopo l'inizio del film, viene fermato dalla Polizia Municipale che poi lo insegue dopo l'appropriazione di una ambulanza. È tutto legato a quanto successo una settimana prima. Siamo a Treviso e presto assisteremo ad un teatrino provinciale formato da villoni storici, anziane filosofe,… leggi tutto
Un imprenditore veneto in crisi decide di rialzarsi con una grossa iniziativa: la produzione di 300mila crocifissi di plastica. Per procurarsi la plastica a basso costo, però, si rivolge a un camorrista.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), la Regione Veneto e Rai Cinema rendono sufficientemente solide le spalle di questa pellicola, l’opera prima in lungometraggio di… leggi tutto
Una voce off ci introduce nella vita del simpatico Gualtiero (Neri Marcorè) che, un attimo dopo l'inizio del film, viene fermato dalla Polizia Municipale che poi lo insegue dopo l'appropriazione di una ambulanza. È tutto legato a quanto successo una settimana prima. Siamo a Treviso e presto assisteremo ad un teatrino provinciale formato da villoni storici, anziane filosofe,…
Un imprenditore veneto in crisi decide di rialzarsi con una grossa iniziativa: la produzione di 300mila crocifissi di plastica. Per procurarsi la plastica a basso costo, però, si rivolge a un camorrista.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC), la Regione Veneto e Rai Cinema rendono sufficientemente solide le spalle di questa pellicola, l’opera prima in lungometraggio di…
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Commenti (5) vedi tutti
Film grottesco, non del tutto reale ma abbastanza efficace...ironico su un certo tipo di Veneto....bravi attori...Film sufficiente
commento di DelfinoDelfinoGrottesco ritratto della provincia veneta.
leggi la recensione completa di LIBERTADIPAROLA75Nel cast anche "Andrea Pennacchi"
commento di ferniNiente di incoraggiante alla visione (da osservare solo per qualche valido Attore e Anna Dalton ...) ! voto.1.
commento di chribio1Malgrado la presenza di grandi e buoni attori, come il protagonista Neri Marcoré e la sempre mordace Piera degli Esposti, la commedia agrodolce dell'esordiente Pietro Parolin, ambientata tra Treviso e dintorni, non decolla a causa di una trama pasticciata e inconcludente, e di un ritratto di provincia che poco appassiona e ancor meno convince.
commento di Fanny Sally