Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Dario (Diego Abatantuono) e Federico (Fabrizio Bentivoglio) sono due trentacinquenni amici da una vita, in procinto di partire per un tournée teatrale nel meridione italiano, dove rappresenteranno Il giardino dei ciliegi di Cechov. Federico non sa che Vittoria (Laura Morante), che lo ha da poco lasciato, si è messa proprio con Dario, il quale ha il difficile compito di informare l'amico. Il chiarimento tra i tre arriverà accidentalmente e l'amicizia, forse, avrà la meglio sull'amore.
Gli stereotipi del cinema di Salvatores ci sono tutti: l'amicizia, le canne, la partitella tra amici (a pallacanestro, stavolta), i viaggi in macchina. Tutto precotto secondo la ricetta di un'autrice di serie B come Francesca Marciano (autrice del soggetto con Alessandro Vivarelli, Fabrizio Bentivoglio e Paolo Virzì e della sceneggiatura con il regista): cosa aggiungere su una che ha nel proprio curriculum i copioni di Un paradiso di bugie, Sono pazzo di Iris Blond e Lontano da dove? Bentivoglio si misura adeguatamente con un ruolo antipatico e Abatantuono ce la mette tutta per strappare un sorriso allo spettatore. Quanto basta perché un film inconsistente, fiacco e corrivo possa assumere un minimo di decoro.
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