Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Una delle più grandi prestazioni di Totò, realmente inarrestabile dal primo all'ultimo minuto, istrionico, scatenato in un personaggio che sembra scritto apposta per lui. I problemi però cominciano se si guarda alla situazione dalla prospettiva rovesciata, ovvero: a cosa servono tutti gli altri personaggi? Solamente a servire Totò, a fargli da contorno, per quanto bravi siano gli attori. E, altro grave limite da non sottovalutare in un film, tutta l'opera si sviluppa con ritmi e recitazione teatrali e tutte le scene si svolgono in interni, peraltro scenografie palesemente mediocri. Ora, va bene che il testo originale è una commedia del - per l'appunto - teatro di Scarpetta, rielaborato in una sceneggiatura di Continenza-Maccari-Monicelli-De Tuddo, però così facendo si dimostra semplicemente una scarsità di mezzi o di impegno. E' per questo che, nonostante l'opera valga qualcosa e Totò sia in ottima forma, non si può purtroppo arrivare alla sufficienza: 5 e 1/2.
Un uomo cerca un cameriere, ma, gelosissimo della moglie e della figlia, opta per un eunuco turco. Il turco viene però aggredito da Felice, furfantello appena uscito di galera, che si sostituisce a lui e si presenta a casa dell'uomo. Accolto con piacere, con il suo carisma Felice conquista ben presto tutti.
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