Regia di Vittorio De Seta vedi scheda film
Vittorio De Seta, siciliano, nella prima fase della sua carriera registica indagò a lungo usi e costumi popolari della sua terra; in particolare si soffermò sulla pesca, lavoro duro e pericoloso al quale dedicò sia il suo cortometraggio d'esordio (Lu tempu de li pisci spata) che i successivi Contadini del mare e Pescherecci, tutti girati fra il 1954 e il 1958. Lo stile del regista è sempre il medesimo: nessun commento esterno, una didascalia iniziale a spiegare il minimo dovuto ("Esistono migliaia di uomini imbarcati sui pescherecci che battono, giorno e notte, la vasta zona di mare fra la Sicilia e l'Africa. Quando infuria la tempesta cercano rifugio presso l'isola di Lampedusa"), il ruolo principale viene attribuito alle immagini a colori, che vanno a ricercare il complesso dell'azione come in un affresco sull'ambiente intero, piuttosto che soffermarsi alla scoperta di qualche singolo protagonista. Tutto ciò anche se i gesti degli uomini sono costantemente in primo piano. Documento prezioso che descrive un'epoca in procinto di esaurirsi, una decina di minuti appena di durata. 6/10.
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