Regia di Stefano Sollima vedi scheda film
Un nero racconto sul malaffare, senza scontata contemplazione della disputa tra bene e male, ma narrante lo spietato conflitto tra cattivi, senza esclusione di colpi, senza remore, spinto dal desiderio di sopruso e sopravvivenza. Noir violento e crudo a tinte forti, affasciante e sorprendente.
Violento noir a tinte forti immerso nel cupo grigiore capitolino, immediatamente crudo, sorprendentemente affascinante, un nero racconto sul malaffare perfettamente incastonato nella metaforica atmosfera piovosa che accompagna buona parte della vicenda. Non c'è scontata contemplazione della disputa tra il bene ed il male, ma solo spietato conflitto tra cattivi, senza esclusione di colpi, senza remore, spinto dal desiderio di sopruso e sopravvivenza. La ritmica, scandita dal conto alla rovescia, è misurata ed efficace, senza incertezze, così come la narrativa della vicenda, da subito avvincente. Gli attori rispondono in modo egregio ai rispettivi ruoli, recitando le parti con coinvolgente credibilità. Buona anche la scelta musicale, utile sottolineatura nei momenti principali del film. Prepotente.
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