Un gangster noto come il "Samurai" desidera trasformare il lungomare di una piccola cittadina vicino Roma in una nuova Atlantic City. Un politico corrotto, appassionato di giovani prostitute e cocaina, lo protegge con l'aiuto di un potente cardinale. Tutti i boss della mafia locale hanno accettato di collaborare per tale comune obiettivo. La pace, però, non può durare a lungo e una feroce guerra tra bande rivali minerà il sogno del Samurai.
Note
Ispirato all'omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo de Cataldo, il film è secondo le intenzioni del regista "un gangster movie che riflette la fine di un’era, di un mondo politico e di un mondo criminale che sta diventando altro ma non sa ancora bene cosa e quindi si agita con sanguinosi colpi di coda in attesa di un nuovo ordine". Un plumbeo noir che non manca di scorciatoie ed eccessi di solennità, ma è animato da un’energia rigogliosa e dalla volontà di sorprendere.
pur con qualche eccesso e qualche concessione alla superficialità dei temi trattati, il film dimostra che Sollima è l'unico vero regista "americano" di spessore che abbiamo, ancora prima dello sbarco negli States con Sicario 2
Noir quasi angosciante e sorprendente che vuole dipingere una Italia di inizio millennio corrotta e toccante il fondo come si usa negli stereotipi piu’ usati riguardo il nostro Paese e la sua capitale, nonostante si voglia sorprendere con personaggi e storie a tinte forti di sicuro effetto sullo spettatore
Anch'io concordo nei dialoghi spesso incomprensibili per volume e linguaggio. Il film è ben fatto come è ben confezionato il PACCO che ci rifilano tutti i giorni. Lupi che si spartiscono la preda, NOI. 8
Inquietante tuffo nella mafia capitale. Film teso, intenso, con personaggi tutti credibili. Sceneggiatura che tiene il ritmo. Collusioni tra politica e malaffare, ovvero come da uno sfortunato caso discendano conseguenze catastrofiche. Però: se vogliamo usare l'audio in presa diretta, facciamo che i dialoghi si capiscano, se no lasciamo perdere.
Corruzione, collusione, abuso di potere, cinismo politico, incapacità a porsi dei limiti nel sesso e nell’uso di droga, sporca sensazione di onnipotenza, criminalità organizzata spietata ...un mix dei peggiori vizi italici
L'Apocalisse è sempre più vicina vicina? Buon film sul marcio che ci circonda, e che non lascia molte speranze, a parte quella sul castigo. Recitato bene, bella la fotografia (il contrasto tra la Roma più bella e quella più brutta) e la colonna sonora.
Cruento, rimarchevole nell'opalescente cosmesi e sostenuto da un convincente Favino, "Suburra" difetta di una struttura ondivaga e un audio non sempre cristallino, malgrado il torbido affresco sia costantemente coerente con i toni cupi del suo sinistro, distopico scenario.
non basta una presunta musica solenne e qualche manciata di sesso e violenza per fare un film.
ci vorrebbero attori e sceneggiatura, quanto meno.
e qui...pochi... di entrambi
Film sulla politica e criminalità alla fine dell'era Berlusconi, dai toni forti, ispirato da modelli americani, ma non senza una sua intensità. Non ci sono buoni, ma tutti i cattivi la prendono in saccoccia. Il caso regna sovrano e fa da moralizzatore.
Si dimette il presidente del consiglio, il papa e muoiono i peggio criminali di Roma. Per me è una festa. Film che vuole essere impegnato ma è solo tronfio.
Un nero racconto sul malaffare, senza scontata contemplazione della disputa tra bene e male, ma narrante lo spietato conflitto tra cattivi, senza esclusione di colpi, senza remore, spinto dal desiderio di sopruso e sopravvivenza. Noir violento e crudo a tinte forti, affasciante e sorprendente.
in un mondo più "giusto" gli M83 (bolso gruppo "dream-pop") dovrebbero essere, per chi ama la Musica, l'equivalente di una regia di Neri Parenti...ma è mai possibile che a chi piace (o fa) Cinema d'Autore o addirittura di Ricerca, sui gusti musicali si ritrova spesso schiavo di un'estetica degna di un rozzo adolescente? su, dai, dai....;-)
Quando sesso e violenza non sono fini a se stessi ma rappresentano la triste realtà di una società che ha toccato il fondo. Chi la salverà, riportandola ai valori della vita? Ovvero: chi la farà definitivamente scomparire insieme a tutto il pianeta? Forse la pioggia.
Appesantito da un barocchismo che vorrebbe sfuggire dai consolidati meccanismi del racconto di genere, per puntare alle atmosfere cineree e rarefatte di una condizione umana allo stesso tempo ridicola e miserabile, questo Romanzo Criminale aggiornato al Terzo Millennio si risolve nell'estetica posticcia e prevedibile di personaggi sopra le righe.
Suburra Capitale. Subitanea capitolazione: nera pioggia incessante che insudicia i peccati del mondo-Roma annegandoli in un maelstrom di disperazione che non salva niente e nessuno. Tutto è sporco, depravazione, candida immondizia, sordida letizia, distorsione: il politico degenere che di notte scopa e si droga come un angelo dell'immoralità con due escort (di cui una… leggi tutto
Una dietro l’altra le sequenze iniziali che ci introducono negli inferni di “Suburra” non servono unicamente a stabilire - nella loro voluta successione - la gerarchia di poteri e di dipendenze vigenti all’interno della storia ma anche a definire dal punto di vista visivo e quindi cinematografico, la contiguità tra i mondi diversi eppure complementari, che si… leggi tutto
La settimana che occorre per far approvare dal Parlamento una Legge sulle periferie che salvaguardi gli interessi di una classe politica corrotta e legata a doppio filo con la criminalità organizzata, scandisce il tempo di una Capitale immersa nello squallore di spietati traffici illeciti e perennemente battuta dalle piogge di un incessante Diluvio Universale. Mentre pende su di loro la… leggi tutto
Collaudatissimo plot che rispecchia lo stile e i contenuti tipici della narrativa di Giancarlo De Cataldo, già esaltati da Stefano Sollima nella serie Romanzo Criminale. Suburra si inserisce infatti in un sottogenere tipico del cinema italiano, quello della malvivenza locale e delle interazioni col mondo politico e il Vaticano. Intrecciato a una serie di fatti noti (le dimissioni di…
Uno stupendo thriller, assai realistico sulla criminalità italiana, e il suo intreccio forte con la politica ed anche, specialmente a Roma, le alte sfere della Chiesa (di cui non bisogna mai dimenticare come, con Sindona e non solo, abbia riciclato i soldi delle mafie, usati per favorire imprese non meno losche).
Sollima incalza bene con i disorientanti cambi di piani: tra Vaticano,…
Suburra o Gomorra romana. Film ambientato in una Roma buia e piovosa degli anni 2010 in concomitanza temporale con l'abdizazione di Papà Benedetto XVI, Racconta fatti che prendono spunto dalla realtà e che parlano di famiglie e bande di malavita organizzata in concussione con vertci dellla politica nella Capitale e con alti rappresentanti del Vaticano. Fatti che si legano ad…
"Suburra" diretto nel 2015 da Stefano Sollima, devo dire che è splendido. La storia si svolge a Roma, e racconta che un potente gangster noto come il "Samurai" desidera trasformare il lungomare di Ostia in una nuova Las Vegas. Allora come referente sceglie un politico corrotto, appassionato di giovani prostitute e cocaina, lo protegge con l'aiuto di un potente cardinale. …
Deludente. Sarà che poi ciascuno di noi idealizza i ricordi della propria infanzia, ma lo sceneggiato su Sandokan del padre Sollima è decisamente una spanna sopra a Suburra, anche come riflessione sull'esercizio del potere (là degli inglesi, qui delle bande criminali).
Meriterebbe 4 anziché 5 solo per un tema che però è lasciato ai margini della storia…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (18) vedi tutti
pur con qualche eccesso e qualche concessione alla superficialità dei temi trattati, il film dimostra che Sollima è l'unico vero regista "americano" di spessore che abbiamo, ancora prima dello sbarco negli States con Sicario 2
commento di carloz5Noir quasi angosciante e sorprendente che vuole dipingere una Italia di inizio millennio corrotta e toccante il fondo come si usa negli stereotipi piu’ usati riguardo il nostro Paese e la sua capitale, nonostante si voglia sorprendere con personaggi e storie a tinte forti di sicuro effetto sullo spettatore
commento di Luigi-Cesenarealistica e drammatica rappresentazione della Roma peggiore. Però il culo di Savino ce lo avrebbero potuto risparmiare.
commento di gherritAnch'io concordo nei dialoghi spesso incomprensibili per volume e linguaggio. Il film è ben fatto come è ben confezionato il PACCO che ci rifilano tutti i giorni. Lupi che si spartiscono la preda, NOI. 8
commento di BradyInquietante tuffo nella mafia capitale. Film teso, intenso, con personaggi tutti credibili. Sceneggiatura che tiene il ritmo. Collusioni tra politica e malaffare, ovvero come da uno sfortunato caso discendano conseguenze catastrofiche. Però: se vogliamo usare l'audio in presa diretta, facciamo che i dialoghi si capiscano, se no lasciamo perdere.
commento di IlNinjaCorruzione, collusione, abuso di potere, cinismo politico, incapacità a porsi dei limiti nel sesso e nell’uso di droga, sporca sensazione di onnipotenza, criminalità organizzata spietata ...un mix dei peggiori vizi italici
commento di Falco00L'Apocalisse è sempre più vicina vicina? Buon film sul marcio che ci circonda, e che non lascia molte speranze, a parte quella sul castigo. Recitato bene, bella la fotografia (il contrasto tra la Roma più bella e quella più brutta) e la colonna sonora.
commento di paoscaStoria di malavitosi tutta Sesso e poco Arrosto : da visionare con eccessiva cautela ! voto.1.
commento di chribio1Cruento, rimarchevole nell'opalescente cosmesi e sostenuto da un convincente Favino, "Suburra" difetta di una struttura ondivaga e un audio non sempre cristallino, malgrado il torbido affresco sia costantemente coerente con i toni cupi del suo sinistro, distopico scenario.
commento di Stefano Lnon basta una presunta musica solenne e qualche manciata di sesso e violenza per fare un film. ci vorrebbero attori e sceneggiatura, quanto meno. e qui...pochi... di entrambi
leggi la recensione completa di il drugoFilm sulla politica e criminalità alla fine dell'era Berlusconi, dai toni forti, ispirato da modelli americani, ma non senza una sua intensità. Non ci sono buoni, ma tutti i cattivi la prendono in saccoccia. Il caso regna sovrano e fa da moralizzatore.
commento di ENNAHUn film inquietantissimo che racconta delle storie, purtroppo attuali, servendosi del difficile strumento del realismo.
leggi la recensione completa di DrugoLebowskiSi dimette il presidente del consiglio, il papa e muoiono i peggio criminali di Roma. Per me è una festa. Film che vuole essere impegnato ma è solo tronfio.
commento di DreamFoxyUn nero racconto sul malaffare, senza scontata contemplazione della disputa tra bene e male, ma narrante lo spietato conflitto tra cattivi, senza esclusione di colpi, senza remore, spinto dal desiderio di sopruso e sopravvivenza. Noir violento e crudo a tinte forti, affasciante e sorprendente.
leggi la recensione completa di Guidobaldo Maria Riccardelliin un mondo più "giusto" gli M83 (bolso gruppo "dream-pop") dovrebbero essere, per chi ama la Musica, l'equivalente di una regia di Neri Parenti...ma è mai possibile che a chi piace (o fa) Cinema d'Autore o addirittura di Ricerca, sui gusti musicali si ritrova spesso schiavo di un'estetica degna di un rozzo adolescente? su, dai, dai....;-)
commento di giovenostaPiove governo ladro.... e piove sul bagnato!
commento di (spopola) 1726792Quando sesso e violenza non sono fini a se stessi ma rappresentano la triste realtà di una società che ha toccato il fondo. Chi la salverà, riportandola ai valori della vita? Ovvero: chi la farà definitivamente scomparire insieme a tutto il pianeta? Forse la pioggia.
leggi la recensione completa di viacristallini99Appesantito da un barocchismo che vorrebbe sfuggire dai consolidati meccanismi del racconto di genere, per puntare alle atmosfere cineree e rarefatte di una condizione umana allo stesso tempo ridicola e miserabile, questo Romanzo Criminale aggiornato al Terzo Millennio si risolve nell'estetica posticcia e prevedibile di personaggi sopra le righe.
leggi la recensione completa di maurizio73