Regia di Edoardo Falcone vedi scheda film
Marco Giallini è l'unico motivo per vedere un film sotto certi aspetti anche inquietante - soprattutto il didascalismo con cui mette in scena gli stereotipi accomodanti nazional-popolari. Ci si chiede come mai sia Giallini che Gassman abbiano accettato il ruolo, ma il film è divertente e se ci si dimentica dell'imbarazzante contenuto religioso ci si può godere il grande Giallini e la sua performance esilarante, molto sobria e allo stesso tempo ruspante e solida come suo solito. Per il resto caliamo un velo pietoso sulla mamma rivoluzionaria interpretata dalla Morante, il figlio che invece di essere gay vuole diventare prete, interpretato da Enrico Oetiker – che deve levarsi la gruccia dalle spalle per essere più incisivo (qualche maligno direbbe la scopa…) - e l’apologia su Gigi D’Alessio a scapito di De André e De Gregori, che chiude sui titoli di coda con Cose (1989). Incomprensibile il David al regista come miglior esordiente. Troppo comodo “convertire” il figlio alla gnocca per salvare un certo pubblico anticlericale.
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