Regia di Edoardo Falcone vedi scheda film
Tommaso è un chirurgo affermato, uomo di scienza che si proclama ateo, di visione aperta sulla società, però molto rigido nei rapporti: quando il figlio, di cui aveva notato un atteggiamento diverso da molti coetanei, confessa alla famiglia che vuole prendere i voti, la realtà di tutti i giorni va a soqquadro. Anche perchè il ragazzo, forse, è influenzato da un prete di borgata per cui molti stravedono, ed ha un approccio molto "popolare" sia al Verbo, che a riferirlo urbi et orbi. "Se Dio vuole" è il film d'esordio per Edoardo Falcone, una commedia su religione e presa di distanza dalla stessa, che ha il pregio di non cercare di fornire risposte solide. Tra le due figure di riferimento del ragazzo, il professionista del bisturi di sanissimi principi, ma di non gran dimestichezza nelle relazioni interpersonali, ed il sacerdote "rock", dall'atteggiamento cameratesco , il film non prende posizione: semmai si può avere da ridire sul personaggio di Laura Morante, moglie trascurata che cova, dopo anni di passività, una voglia di rivalse e nostalgie contestatrici, dandosi all'alcool, che è costruito in maniera approssimativa, e che una famiglia quasi sfasata, molto fondata su una certa superficialità, ha poco a che fare con un personaggio come quello interpretato da Giallini. Però la coppia formata da quest'ultimo e Alessandro Gassman funziona, e il film ha momenti in cui suscita un buonumore corposo, soprattutto quando è in scena il genero volgarotto e più fesso di quanto vorrebbe Edoardo Pesce. Falcone rischia l'inzuppata retorica, verso il finale, ma chiude su un'incertezza lecita, in maniera analoga a come il film si muove tra credere e non credere.
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