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Se Dio vuole

Regia di Edoardo Falcone vedi scheda film

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Fanny Sally

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La recensione su Se Dio vuole

di Fanny Sally
7 stelle

Edoardo Falcone, sceneggiatore di prodotti cinematografici non proprio eccelsi (nel suo curriculum film di Massimiliano Bruno e Carlo Vanzina), passa stavolta dietro la macchina da presa e sorprende positivamente con questa divertente e originale commedia che, pur con alcune debolezze e prevedibilità, tratta in maniera leggera e irriverente il tema della dicotomia tra fede e razionalità.

 

La storia, infatti, racconta di una famiglia benestante e dagli ideali anticlericali e di sinistra che viene messa in crisi dalla notizia della improvvisa vocazione del figlio minore che manifesta il suo desiderio di entrare in seminario. Tommaso, il padre del ragazzo, arrogante e insensibile cardiochirurgo dedito al lavoro e incapace di affetto, comincia ad indagare sulle origini della conversione del suo erede e fa conoscenza di don Pietro, vulcanico sacerdote che tiene dei seminari serali in cui spiega il Vangelo ai giovani adottando uno stile molto anticonvenzionale. L’uomo comincia ad indagare sul conto del subdolo corruttore, scoprendo che si tratta di un ex galeotto che ha preso i voti, e ciò lo persuade a fare di tutto per screditarlo e salvare il proprio figlio da un errore madornale. Ma frequentando l’esuberante don Pietro e scoprendo in lui una schietta saggezza e onestà di intenti, Tommaso incomincia a rivedere il proprio modo di agire, anche nei riguardi della moglie Carla, che da tempo trascura, e della figlia Bianca, che ha sempre sottovalutato.

 

Se non altro il principale punto di forza sono gli attori: azzeccata quanto impensabile l’idea di affidare il ruolo del prete sopra le righe ad un improbabile Alessandro Gassman, spassoso e persuasivo nel donare quello spontaneo fervore al suo personaggio che si scontra con la rigidità e il sarcasmo del burbero uomo di scienza interpretato dal sempre efficace Marco Giallini. Bene anche Laura Morante, nonostante la sua parte della moglie depressa e nevrotica che ritrova l’entusiasmo perduto per le lotte sociali, appaia il meno coinvolgente, ma nel complesso anche i personaggi minori sono ben inseriti nella trama e non mancano i momenti divertenti, così come i colpi di scena, specialmente nel finale sospeso che riserva una sorpresa davvero inaspettata.

 

Un esordio abbastanza riuscito.

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