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Se Dio vuole

Regia di Edoardo Falcone vedi scheda film

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La recensione su Se Dio vuole

di mc 5
8 stelle

Il film è molto gradevole e ottimamente interpretato, fila via liscio e si fa vedere. I problemi, sì, ci sono ma mi spiacerebbe collegarli a questo film quando i miei malumori (peraltro già espressi già più volte qui e altrove) sono riferiti alla globalità delle produzioni nazionali nel loro insieme. E allora togliamoci il dente subito, prima di rendere conto di questa simpatica opera. Il problema è sempre il solito: non è accettabile che in Italia si finanzino SOLO commedie e film comici. Se escludiamo due opere come le ultime di Castellitto e di Michele Placido (al di là della mia valutazione sulle stesse) nelle multisale ormai da mesi escono SOLO commedie comiche. E questo lo trovo intollerabile. anche perchè io penso che giovani autori esistano (eccome) che vorrebbero vedere realizzati loro progetti in altri generi (dal thriller al noir e al sentimentale) e immagino che ricevano sistematicamente dai produttori il solito due di picche. Esercenti e produttori hanno PAURA: e stanno lì immobili nella speranza di un nuovo Zalone...e scusate la franchezza ma allora se lo meritano tutto il flop di Cevoli!! Bisognerà creare un movimento d'opinione anti commedie piacione...Nel frattempo gustiamoci questo filmetto che -senza essere nulla di eccezionale- tenta per lo meno di cimentarsi con un soggetto originale e lo fa con una gradevolezza di fondo che va assolutamente rilevata. Edoardo Falcone debutta qui alla regìa ma è da anni nel giro degli sceneggiatori più attivi (ha scritto copioni divertenti e altri meno, un pò di tutto, ma sempre commedie, perfino coi Vanzina) ma qui che ha modo di prendere in mano direttamente il comando diciamo che si esprime al meglio, mettendo in scena una commedia italiana non banale, che ha i suoi richiami in Monicelli, Risi e Germi. Anche se non sempre questi richiami sono ben impostati (mi ha fatto morire la stroncatura di Film Tv quando parla di personaggi che "sembrano usciti da una pubblicità della Coop": ahhahha che cattivi!). Ma quel che attira è un garbo, una simpatia di fondo (ad un passo dalla piacioneria, il rischio c'è) che si guadagna l'affetto del pubblico medio da multisala pur senza provocare le smorfie del cinefilo (il film è al secondo posto nel nostro box office). Si è trovato (Falcone è anche co-sceneggiatore) questo "grimaldello" del giovane seminarista che sconvolge la classica famiglia romana benestante progressista annunciando la propria vocazione al sacerdozio...e su questa chiave si srotola una lunga serie di eventi e situazioni (a tratti un pò stiracchiate) che ci conducono ad una fine buonista-malinconica. Il tutto narrato con buon gusto, in totale assenza di volgarità, con un occhio sul mondo e sui sentimenti che è semplice ma molto efficace. Prima di entrare nel merito di un ottimo cast, non psso non segnalare l'autore delle musiche, il grande Carlo Virzì, che -vabbè vabbè- è fratello di "qualcuno" ma è soprattutto un musicista validissimo che ricordo nei tanti live visti sui palchi con la sua storica band, gli Snaporaz. Dicevo degli attori. Premesso che sono presenti alcuni caratteristi di valore, e premesso anche che Laura Morante è una signora splendida (datemi pure del maniaco, ma in certe sequenze in cui lascia intravedere qualcosina, beh, la trovo ancora molto ma molto arrapante), dunque ciò premesso....veniamo a due fuoriclasse -senza se e senza ma- come Marco Giallini e Alessandro Gassman. Io li adoro da sempre. Giallini è fantastico, un attore superbo. E sono convinto che quest'uomo il meglio lo deve ancora dare. Prima o poi (faccio una profezia) Giallini sfonda in un ruolo drammatico (sì, perchè lui è un Attore in grado di cimentarsi con qualsiasi prova, ridere o piangere non importa). E poi c'è Gassman. Ecco, non voglio esagerare e quindi sono il primo a dire che il suo immenso talento in questo ruolo è piuttosto sprecato, ammetto che Alessandro si merita molto di meglio (e infatti a teatro offre prove ben più impegnative). Ciò detto devo però dire che Gassman è uno dei migliori attori del nostro cinema (e teatro), dotato di una sensibilità e ricchezza di sfumature davvero encomiabili. E aggiungo due cose. Che se papà Viittorio fosse vivo sarebbe orgoglioso di un figlio così bravo. E infine che Giallini e Gassman sono la prova provata che -ovviamente con sfide più impegnative di questa- il nostro cinema (e parlo di cinema "importante", non di commedie allì'amatriciana) può competere brillantemente con quello francese. Bisogna solo aspettare sperando che passino (ma sì, speriamoci) questi tempi bui in cui produttori ed esercenti vorrebbero vederci solo sghignazzare.

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