Regia di Courtney Hunt vedi scheda film
Il diciassettenne Mike Lassiter (Basso) è l'ammutolito rampollo di una ricchissima famiglia della Louisiana che deve essere processato per parricidio. Tutto lascerebbe pensare a un processo rapido, visto che l'imputato ha ammesso la sua colpa. Il suo avvocato (Reeves), che è anche un amico di famiglia, propende per una strada che tenti di dimostrare che l'omicidio compiuto dal ragazzo sia stato innescato dai soprusi paterni a danno della madre (Zellweger).
Su sceneggiatura fiacchissima di Rarafel Jackson , la 53enne Courtney Hunt - già regista del noir Frozen river - dirige un legal thriller alquanto convenzionale, quasi interamente girato all'interno dell'aula di tribunale nella quale si svolge il processo e condito con qualche flashback. La regia è pulita ma defilata, la narrazione si lascia seguire fluidamente, ma l'intero plot sembra puntare sul doppio colpo di scena finale, segnato da un'evidente falla nella sceneggiatura.
Alla fine, il motivo maggiore di interesse di questo saldo estivo è il confronto tra i due protagonisti - Keanu Reeves e Renée Zellweger - a colpi di botox.
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