Regia di Courtney Hunt vedi scheda film
La Hunt è avvocato e si vede. Una doppia verità è un buon legal thriller
Curioso caso di legal thriller passato praticamente inosservato, "Una doppia verità", parte dalle memorie dell' avvocato Ramsay (Keanu Reeves) che in prima persona comincia a raccontare il processo che vede sotto accusa Mike, figlio della sua amica e vicina di casa Loretta (René Zellweger, alla quale la chirurgia plastica ha aggiunto ahinoi qualche anno in più), che ha ucciso il padre fedifrago ( Jim Belushi).
La situazione anomala e per certi versi irreale è che l'imputato non intende parlare con il proprio avvocato difensore, che sarà costretto ad inventarsi una linea difensiva diremmo noi "alla disperata", supportata nel film da diversi flashback che ricostruiscono in maniera ipotetica gli eventi, e ad avvalersi dell'aiuto di una giovane ed un po' misteriosa avvocatessa, Janelle , interpretata con stile dall'attrice britannica Gugu Mbatharaw.
Il film forse sconta qualche lentezza, e manca in aula un antagonista all' altezza di Reeves. Tuttavia il processo è credibile e si segue senza intoppi. Non si sa da che parte stare, non si capisce la verità e gli indizi seminati dalla.sceneggiatura confondo più che chiarire le idee, e questo è un bene in termini di tensione.
Il bel finale poi, regala, per restare in tema con il titolo, un "doppio" brivido imprevedibile capace di ingannare anche gli spettatori più scafati.
Promosso a pieni voti.
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