Maurizio (Maurizio Battista) minaccia di farla finita. Al pubblico di passanti assiepatosi intorno, racconta il tragicomico percorso che l'ha portato sin lì. Tutto è cominciato con la morte di suo padre Nando (Ninetto Davoli). Alla dipartita dell’anziano genitore, Maurizio si è trovato subissato dai debiti. Il testamento di Nando svela alcune sorprese: la casa dove Maurizio ha vissuto con suo padre, la moglie e il figlio per tutti questi anni, è in affitto e il bar di famiglia dove ha lavorato tutta la vita è ipotecato. Nando non aveva confidato le sue traversie neppure alla sorella di Maurizio, la vulcanica Suellen (Claudia Pandolfi). Per appianare, almeno momentaneamente, la disastrosa situazione economica, Maurizio non trova di meglio che vendere il bar. Ciononostante, i soldi della vendita sono appena sufficienti a coprire i debiti e le spese del funerale. Ma Maurizio, fedele alla tradizione tramandata dal padre, decide di non svelare alla moglie Luana e al figlio Valerio di essere praticamente in bancarotta: gli stessi si sentono cosi autorizzati di organizzare in grande stile il matrimonio del giovane Valerio (Emanuele Propizio). Come se non bastasse, Luana (Paola Tiziana Cruciani) promette ai due prossimi sposi di lasciare loro la casa di famiglia. Una cosa tira l’altra e Maurizio, incapace di mettere un freno a questa tragicomica sequenza di eventi, dinanzi alle responsabilità a cui dovrà fare fronte, decide di fuggire e di gettarsi dal parapetto del ponte.
Note
L’esordiente Francesco Pavolini cerca di non cambiare le carte in tavola e per certi versi fa bene. Ma Battista al cinema non è ancora Albanese, che in Qualunquemente faceva ruotare attorno a lui i ruoli di secondo piano, come in un fantasmagorico circo. Qui, invece, restano ai margini. Come quello di Claudia Pandolfi, con l’attrice che cerca in modo appariscente di trovare uno spazio autonomo che in realtà non c’è.
Nota del critico ,troppo severa, a mio modesto avviso.La commedia che vede Battista protagonista e mattatore, è gradevole, anche se la storia è molto evanescente. Certo è un film di puro intrattenimento, senza alcuna pretesa di satira di costume,ma grazie ad una sceneggiatura brillante e al talento indiscutibile di Battista, regala qualche … leggi tutto
Ci sono film fatti su misura per un comico. Che gli lasciano campo libero ma non riescono a sostenerlo. È il caso di Maurizio Battista, qui nei panni di un uomo che ha deciso di farla finita e si trova sul parapetto di ponte Milvio a Roma. Dopo la morte del padre, è sommerso dai debiti; ha infatti dovuto vendere il bar di proprietà ai cinesi e sta per perdere la casa. Ma non ha il coraggio di… leggi tutto
Tra gli innumerevoli casi di comici televisivi che hanno voluto provare l'ebbrezza della settima arte, campeggia anche il nome di Maurizio Battista. Diretta da Francesco Pavolini, che ha il lusso di avere davanti la macchina da presa Claudia Pandolfi e Ninetto Davoli, seppur in comparse brevi e sporadiche. In una storia verosimile quanto enfatizzata per fatti e coincidenze, il comico romano…
Nota del critico ,troppo severa, a mio modesto avviso.La commedia che vede Battista protagonista e mattatore, è gradevole, anche se la storia è molto evanescente. Certo è un film di puro intrattenimento, senza alcuna pretesa di satira di costume,ma grazie ad una sceneggiatura brillante e al talento indiscutibile di Battista, regala qualche …
Un barista sposato e padre di famiglia sta per gettarsi da un ponte romano. Un nugolo di persone si accalca attorno a lui, così l'uomo comincia a raccontare le sue disgrazie, cominciate alla morte del padre, che gli ha lasciato soltanto debiti.
Già regista di serie televisive di successo (La squadra, I Cesaroni), Francesco Pavolini esordisce sul grande schermo con questo…
Ci sono film fatti su misura per un comico. Che gli lasciano campo libero ma non riescono a sostenerlo. È il caso di Maurizio Battista, qui nei panni di un uomo che ha deciso di farla finita e si trova sul parapetto di ponte Milvio a Roma. Dopo la morte del padre, è sommerso dai debiti; ha infatti dovuto vendere il bar di proprietà ai cinesi e sta per perdere la casa. Ma non ha il coraggio di…
11 titoli sono tanti, ma la verità è che di questi molti sono piccole o piccolissime distribuzioni che raggiungono a malapena le sale (e in certi casi ci si domanda anche coma mai), mentre i titoli che…
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Commenti (1) vedi tutti
Simpatico, ma senza pretese
leggi la recensione completa di Furetto60