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Tucker - Un uomo e il suo sogno

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Tucker - Un uomo e il suo sogno

di Dom Cobb
10 stelle

Forse Preston Tucker è il personaggio ideale con il quale F.F. Coppola può identificarsi e "confondersi", tante sono le analogie che si possono riscontrare tra i due artigiani. Ho usato la parola artigiani non a caso e nel senso migliore del termine: gente che garantisce prodotti di alta qualità (rispettivamente nel campo automobilistico e in quello cinematografico), cercando di mantenere una propria autonomia da produttori, amministratori delegati, approfittatori e "squali" del settore in genere. Tucker riuscì a progettare e a costruire in 50 (soli) esemplari una vettura tecnicamente e progettualmente avanzata: cinture di sicurezza, fari che seguivano la strada, stabilità di guida. La sicurezza di marcia attiva e passiva era ancora un concetto oscuro alla fine degli anni '40. Ed infatti le Big Three di Detroit (Ford, Chrysler, General Motors) fecero fuori Tucker dal loro mercato per vie legali. Il film ha un ritmo pimpante e parte come una commedia briosa dalla ricostruzione storica ineccepibile, anche grazie alle colonna sonora di Joe Jackson, composta da sonorità che spaziano dal jazz allo swing. Ma quella di Tucker è una autentica discesa negli inferi in un mondo, quello degli affari, popolato da pescecani, dove lui, autentico self made man che forse crede ancora nel Sogno Americano, è destinato a soccombere. Per Jeff Bridges il film rappresenta quasi un one man show nel mettere in scena un uomo intelligente e propositivo, ma anche dotato di spina dorsale per resistere al fango gettatogli addosso dai rivali, anche grazie ad una famiglia amorevole alle sue spalle. Il resto del cast è composto da caratteristi e professionisti di grande solidità: Joan Allen è la moglie paziente che segue Tucker nella sua impresa, Martin Landau è il procacciatore d'affari finto cinico amico del protagonista, Elias Koteas interpreta l'ingegnere Alex Tremulis, autentico padre delle linee della Tucker Sedan, mentre Frederic Forrest (Apocalypse Now, Un Sogno Lungo Un Giorno) è un volto noto nei film di Coppola. Coppola, appunto, ha sempre cercato la propria autonomia per portare avanti i propri progetti senza l'intromissione di estranei, fino a fondare una propria casa di produzione (la Zoetrope): l'indipendente Coppola contro un esercito di film zeppi di effetti (poco) speciali per adolescenti che parlano solo tramite facebook e la cui massima aspirazione è possedere l'ultima versione dello smartphone. Ecco l'analogia con Tucker: così come le 50 vetture di Tucker sono degli autentici gioielli in un mondo popolato da anonime vetture costruite dalle Big Three, i film di Coppola sono dei gioielli in un mondo cinematografico popolato soprattutto da anonimi filmetti.

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