Regia di Vittorio De Seta vedi scheda film
L'inverno è il periodo più opportuno per osservare la vita vera degli isolani delle eolie, occupati nella vita di tutti i giorni tra pesca e pastorizia, non influenzati dal clima vacanziero che già a fine anni '50 finiva inevitabilmente per condizionare e rendere meno tipica la vita entro le isole.
Approdato a Stromboli, il regista Vittorio De Seta apre il suo sguardo alla vita e alla quotidianità che muove i pochi abitanti dell'isola. I pescatori che si avviano in mare, i pastori accanto alle loro greggi sulle cime.
Tutto attorno elementi della presenza fondamentale del grande vulcano attivo e roboante, la cui presenza si nota già in riva al mare per la presenza di una sabbia nerissima che pare carbone.
Il paesaggio spettrale delle colate laviche si trasforma in un vero inferno sulla terra quando di sera, nel rientrare verso casa, sia dal mare i pescatori, sia i contadini sul sentiero del ritorno, scorgono i lapilli vulcanici che periodicamente dipingono e colorano la "sciara del fuoco" che da centinaia di anni colora e scandisce il tempo tutto attorno alla pittoresca, misteriosa isola.
Il breve documentario, incantevole per realismo e potenza evocativa delle immagini per nulla edulcorate od artefatte, è stato insignito al Festival di Cannes del 1955 del Premio per il miglior documentario in forma di cortometraggio.
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