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Una guerra

Regia di Tobias Lindholm vedi scheda film

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La recensione su Una guerra

di alan smithee
7 stelle

72° FESTIVAL DI VENEZIA – ORIZZONTI

Bravo regista questo danese Tobias Lindholm, apprezzato poco tempo fa col teso thriller negoziale A Hijacking, negoziato concitato tra una multinazionale in persona di un suo scrupoloso funzionario e l’equipaggio capitanato da un cuoco-eroe-per-caso di un cargo preso in ostaggio dai pirati somali.

Qui, come suggerisce il titolo internazionale, ci tuffiamo in guerra, in una azione per la difesa e lo sminamento di un’area afgana sottoposta alla vigilanza di un plotone di soldati danesi.

A scandire il tempo che passa, il regista alterna azioni bellicose e strategiche, a quelle, per certi versi altrettanto strategiche e mirate, che in occidente la mioglie del nostro soldato protagonista deve affrontare quotidianamente per preservare e organizzare la vita dei tre figli bambini avuto con il militare.

Il regista e i due attori del film A war, in uscita dalla Sala Darsena dopo la proiezione del film, accolto molto bene da pubblico e stampa

 

Quando in occasione di un’azione di ispezione di routine, in una casa un cecchino nascsto spara all’impazzata facendo reagire i soldati che, su ordine del nostro uomo, sparano uccidendo parte dei presenti, per lo più donne e bambini, ecco che per il sergente sopraggiungono i veri problemi.

Sottoposto ad un severo processo per l’omissione di alcune gravi incombenze previste dai relativi codici di combattimento, l’uomo dovrà lottare per spuntarla e salvaguardare le sorti della sua famiglia, che rischia di l’indigenza, imparando anche a venire a patti con i rancori della propria coscienza, rivivendo l’orrore della visione di corpi senza vita di ragazzi coetanei dei suoi figli, che invece per fortuna sua vivono ancora in un ambiente protetto e determinato a farli crescere nella serenità.

In un vai e vieni geografico tra zone di guerra vera, e quelle di battaglie domestiche o successivamente di tipo giudiziario, il film procede interessante ed efficace, a riprova ancora una volta della bravura e maturità del suo regista.

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