Claus Michael Pedersen, un comandante dell'esercito danese, è inviato nella provincia di Helmand, in Afghanistan. A casa, la moglie cerca di andare avanti al meglio con i loro tre figli e il marito può chiamarla solo una volta a settimana. L'uomo, però, viene presto arrestato per crimini di guerra: durante una missione di routine, per salvare i propri soldati durante una sparatoria con i talebani, ha ordinato di bombardare l'area ma tra le rovine degli edifici vengono ritrovati i corpi di 11 tra donne e bambini afghani. Al suo ritorno in Danimarca, Pedersen si ritroverà coinvolto nel processo e nella battaglia privata per salvare la famiglia.
Una guerra, dice il titolo, ma quale guerra? Il contesto per Krigen è davvero un pretesto, poiché si tratta di un film che della guerra discute in senso lato e sempre più implicitamente, fino a farla scomparire del tutto nella seconda parte.
Tobias Lindholm ci lancia le prime immagini di guerra con uno shock, una bomba che fa esplodere letteralmente le… leggi tutto
Venezia/Massi
Si conclude oggi la Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia, 72ma edizione, e ne è passata di acqua nei canali. Io, EightAndHalf, sono qui al Lido dal primo settembre, e…
72° FESTIVAL DI VENEZIA – ORIZZONTI
Bravo regista questo danese Tobias Lindholm, apprezzato poco tempo fa col teso thriller negoziale A Hijacking, negoziato concitato tra una multinazionale in persona di un suo scrupoloso funzionario e l’equipaggio capitanato da un cuoco-eroe-per-caso di un cargo preso in ostaggio dai pirati somali.
Qui, come suggerisce il titolo…
Una guerra, dice il titolo, ma quale guerra? Il contesto per Krigen è davvero un pretesto, poiché si tratta di un film che della guerra discute in senso lato e sempre più implicitamente, fino a farla scomparire del tutto nella seconda parte.
Tobias Lindholm ci lancia le prime immagini di guerra con uno shock, una bomba che fa esplodere letteralmente le…
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